L’Orchestra Verticale decolla al Teatro Verdi di Salerno

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Il progetto “Orchestra Verticale” consiste nella costituzione di una compagine orchestrale formata da allievi di due istituti salernitani: il Liceo Musicale Alfano I e il Conservatorio Giuseppe Martucci.
Nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, il 12 giugno la seconda istituzione lirico-sinfonica della Campania, il Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno, ha ospitato un concerto della giovane orchestra, diretta da una bacchetta di cinquantennale esperienza, iniziata nel 1965, quale quella del maestro Nicola Samale, il quale ha dichiarato:«Ho scelto un programma settecentesco e fondamentalmente di Scuola Napoletana, non solo per la presenza dell’ouverture de “Il matrimonio segreto” di Cimarosa e de “Il barbiere di Siviglia” di Paisiello, perché la maestria dei compositori napoletani si ritrova anche nella Sinfonia n.7 di Mozart e persino nella conclusiva e articolata Sinfonia n.44 di Haydn».
Esecuzioni sobrie, lineari e misurate come si addice ad una compagine in formazione e in progressiva acquisizione di personalità
«Le orchestre giovanili e scolastiche sono una risorsa preziosa da coltivare e da incentivare con programmi di affiancamento e di supporto» ha affermato la professoressa Elisabetta Barone, dirigente scolastico del Liceo Alfano I, cui ha fatto eco il maestro Imma Battista, direttore del Conservatorio Martucci: «La musica è un linguaggio che riesce a costruire e a mantenere vivi i valori più importanti della società; celebriamo un percorso virtuoso che dal Liceo Musicale approda al Teatro Verdi, transitando per l’alta formazione del Conservatorio»
Il segretario artistico del Teatro Verdi, dal canto suo, ha rilevato: «Si tratta di un progetto lungimirante, che traccia un percorso che esalta la sinergia tra le tre istituzioni»
Infine la preside Barone ha concluso: «Quello di martedì 12 giugno, che si replicherà il successivo giorno 21 a Ravello, è il frutto di un progetto di alternanza scuola-lavoro unico nel suo genere in Italia, tant’è che si sta lavorando affinché il MIUR lo adotti come modello su scala nazionale»

Mariapaola Meo

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