Coppia da sogno: Fred Astaire e Ginger Rogers

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A Hollywood si narra che Fred Astaire abbia fatto un provino per la RKO nel quale è stato drasticamente giudicato incapace a cantare, recitare e anche a ballare. E’ una storia che Fred stesso confermerà ad un giornale. Addirittura David Selznick dichiarò di non essere certo di questo artista, che però nonostante le sue enormi orecchie ed il suo brutto mento, aveva uno charme talmente forte da emergere prepotentemente.
Debuttò con la MGM nel musical cinematografico di successo Dancing Lady, dopodiché ritornò alla RKO e ottenne il suo primo contratto con Ginger Rogers nel 1933 nel film Flying Down to Rio, scrissero di lui che era una scommessa, che si distinse per la sua gradevolezza sullo schermo, gentile affabile al microfono con una voce soave e ballerino eccellente di eleganza ineguagliabile.
Con Ginger fu un enorme successo, fecero insieme dieci film. Sei dei nove musical dell’accoppiata Fred Astaire- Ginger Rogers divennero i più grandi incassi per la RKO. La loro partnership li ha elevati entrambi alla celebrità; così come ha affermato Katherine Hepburn, in quanto Fred dà a Lei la classe, e Ginger dà a lui la sensualità.
Astaire ricevette una percentuale dei diritti del film, qualcosa di raro nei contratti degli attori dell’epoca, e completa autonomia sul modo in cui i balli sarebbero stati presentati, consentendogli di rivoluzionare la danza nel cinema.
Ad Astaire si attribuiscono due importanti innovazioni nell’ambito dei primi musical. Prima di tutto egli pretendeva che la camera riprendesse in una sola sequenza, quindi senza interruzioni né tagli, il numero di danza, e se possibile riprendendo i ballerini sempre per intero. Una famosa affermazione di Astaire diceva: “O danza la camera o danzo io!”. Fred Astaire mantenne questa politica finché non si scontrò con la forte personalità del grande regista Francis Ford Coppola che lo ha diretto in Finian’s Rainbow nel 1968 che fu anche l’ultimo musical di Fred Astaire.
Lo stile di Astaire nelle sequenze di danza va in contrasto con i “Busby Berkeley Musical” conosciuti per le sequenze di danza piene di prese veloci, zoom su certe parti del corpo come braccia e gambe, e perfetti lanci in aria. Secondariamente Fred divenne intransigente per quanto riguarda la scelta delle canzoni e dei balli, che secondo lui dovevano integrarsi perfettamente all’interno della trama del film. Anziché utilizzare la danza come spettacolo, così come faceva il Busby Berkeley (regista e coreografo molto influente a Hollywood) nei suoi musical, Fred Astaire pretendeva che all’interno del film ci fossero determinate scene di danza, precisamente un suo “solo”, una coreografia di coppia divertente e una coreografia di coppia romantica.
Scrissero i critici di Ginger: “..spiccava tra tutte le partner di Astaire, non perché fosse superiore alle altre come ballerina, ma perché come attrice esperta ed intuitiva, era cauta ed astuta, tanto da capire che la recitazione non si ferma quando il ballo comincia!”. Tante donne hanno fantasticato di ballare con Fred, per la ragione che Ginger Rogers dava l’impressione che ballare con lui fosse l’esperienza più esaltante che si possa immaginare!. Secondo Fred Astaire invece Ginger, ballando con lui migliorava sempre di più, grazie alla sua notevole volontà. 

 

 

Ginger in una intervista riguardo le riconosciute abilità di Fred dichiarò: “faccio tutto ciò che fa lui, ma dietro e con i tacchi alti”. 

L’ultimo film insieme fu The Barkleys of Broadway nel 1949 per la MGM.

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