«Rota versus Rota» per scoprire la genialità di un autore

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Nino Rota è stato una figura di primo piano e sfaccettata del Novecento musicale non solo italiano, capace di veicolare musica colta verso platee amplissime, soprattutto, ma sarebbe riduttivo ritenere esclusivamente, attraverso la straordinaria produzione di colonne sonore per il cinema di Federico Fellini, per non dire di quel gioiello di «Napoli Milionaria», opera su libretto di Eduardo De Filippo andata in scena nel 1977  o di «Il Cappello di paglia di Firenze» del 1945.
Il Conservatorio San Pietro a Majella, con “Progetto Sonora”,  propone, il 13 dicembre alle 18 nella Sala Scarlatti,  «Nino Rota versus Rota» per porre in risalto la dualità del genio del compositore milanese che trova sintesi in un’unica matrice poetica.
Il programma dedicato al Premio Oscar si apre con «Piccola Offerta Musicale» del 1943, quintetto di fiati, dedicato ad Alfredo Casella, per proseguire con «Cinque pezzi facili», originariamente composti per flauto e pianoforte e adattati dal giovane Francesco Attore del Conservatorio San Pietro a Majella.
In locandina anche il «Nonetto» e la conclusione con «Suite ROTA», con le significative colonne sonore arrangiate da Roberto Molinelli.
Il “Sonar Chamber Ensemble”, diretto da Giuseppe Galiano è formato da Francesco Attore (flauto),  Pierdavide Falco (oboe), Gabriele Beneduce (clarinetto), Nico Saverio Rodrigues (corno), Mario Brusini (fagotto), Alberto Marano (violino), Guido Esposito (viola); Alfonso D’Aniello (violoncello), Maylin Federico (contrabbasso), Antonio Virgallita (chitarra), Jorgina Gallego Quintana (fisarmonica) e Giusy Lo Sapio (percussioni).

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