“Gene Tierney – trionfi e drammi di una star”, il nuovo libro di Eduardo Paola

0

“Gene Tierney – trionfi e drammi di una star” è l’ultimo libro di Eduardo Paola, pubblicato dall’autore tramite la piattaforma di selfpublishing Youcanprint.

Eduardo Paola

Paola, esperto di comunicazione, ha collaborato con diverse testate giornalistiche. Interessato alla storia dello spettacolo del ‘900, Paola si è progressivamente indirizzato allo studio di grandi personaggi, con particolare attenzione a figure iconiche del cinema hollywoodiano degli anni d’oro. L’autore ha già pubblicato con Giovanna Castellano “Milly. La vita e la carriera di Carla Mignone” (2015) e, da solo, “Red Carpet – vite in passerella” (2017), “Hollywood – storie di donne, storie di dive” (2020) “Judy Garland. Oltre l’arcobaleno” (2022) e “Shirley Temple – La piccola diva di Hollywood” (2023).

Nelle sue opere Paola racconta la vita di personaggi straordinari che hanno fatto la storia dello spettacolo; vite, a prima vista, molto diverse tra loro ma sempre caratterizzate da alcuni aspetti come l’unione indissolubile tra pubblico e privato e da un’esistenza spesso funestata da grandi tragedie personali e familiari, vissuta tra lustrini, red carpet, luci dei riflettori e l’interesse, spesso impietoso, della stampa e del pubblico.

“Gene Tierney”

La sua ultima opera è articolata in 21 capitoli ed è accompagnata da un’appendice con la filmografia completa dell’attrice.

L’autore racconta, con la sua avvincente scrittura, la vita privata ed artistica della grande attrice statunitense nel contesto della Hollywood dei tempi d’oro, in un periodo in cui lo star-system rappresentava uno dei punti di forza. Gene Tierney, all’anagrafe Eugenia Angela Eliza Tierney, dotata di un viso angelico, nascondeva dietro i suoi magnifici occhi blu un mistero che affascinava e rapiva lo spettatore.

La sua bellezza esotica, misteriosa, ben diversa da quella espressa fino a quel momento dal divismo hollywoodiano, unita a non comuni doti recitative le hanno consentito di incarnare perfettamente donne ambigue e ricche di sfumature, dai sentimenti di difficile decifrazione. Le sue interpretazioni, sempre in bilico tra l’ingenuo e il diabolico, hanno dato vita a personaggi iconici e di grande carisma, ancora oggi al centro dell’interesse della critica cinematografica e della cinefilia, in grandi opere entrate di diritto nella storia del cinema.

Musa ispiratrice dei più grandi registi della sua epoca, Gene è stata diretta soprattutto da autori di origine europea, come Lubitsch, Lang, von Sternberg, Preminger, più sensibili alla sua magnetica presenza, ben lontana dagli stereotipi della donna americana media, che ne hanno sottolineato ed esaltato le sue qualità artistiche ed il suo fascino.

Tuttavia, nonostante la sua straordinaria bellezza, le sue innegabili doti recitative e l’enorme successo dei suoi film, l’immagine e la fama di Gene si sono inesorabilmente offuscate nel tempo, soprattutto a causa del suo quasi improvviso ritiro dalle scene, proprio nel momento di maggior successo.

Inoltre, in Italia il suo mito non ha goduto della popolarità di cui hanno beneficiato altre dive sue contemporanee.

Gene Tierney non è stata solo un’attrice da riscoprire attraverso capolavori come “Il vendicatore di Jess il bandito”, “Vertigine”, “I misteri di Shanghai”, “Il fantasma e la signora Miur”, “Il cielo può attendere” e “Femmina folle”, ma è stata anche uno straordinario esempio di coraggio e di emancipazione personale.

Infatti, Gene ha messo al centro della sua vita una tenace autodeterminazione tesa alla ricerca del suo equilibrio interiore, per uscire da una gravissima condizione di disagio psicofisico.

Paola intreccia con acume e sensibilità carriera e vita privata dell’attrice, colpita da immensi dolori come la grave invalidità che afflisse la sua primogenita, l’allergia psicosomatica e l’abisso della depressione che la costrinse a ripetute ospedalizzazioni e persino a subire l’elettrochoc. Grandi amori e tante delusioni, affrontate con coraggio e forza d’animo, nonostante le dure prove.

A differenza di tanti altri esponenti del mondo dello spettacolo, che hanno costruito il proprio successo sul divismo, Gene è stata una donna autentica, di grande onestà intellettuale che, dopo il suo ritiro dalle scene, non ha avuto paura di mostrarsi al pubblico con tutti i suoi problemi e le sue debolezze.

A rilanciarla sul grande schermo, dopo sette anni dalla sua ultima interpretazione, ci ha prova Otto Preminger, con cui ha girato il suo quarto film: Tempesta su Washington (1962).

Ma per Gene, purtroppo, Hollywood non ha manifestato più grande interesse; in seguito, l’attrice ha ottenuto solo alcuni piccoli ruoli sul piccolo e grande schermo, mentre nel 1979 ha pubblicato sua autobiografia (Self Portrait), scritta con il giornalista americano Mickey Herskowit.

Eduardo Paola svela nelle pagine della sua ultima opera, in modo garbato e avvincente, un mosaico di gioie e dolori, di trionfi e sconfitte, in un emozionante percorso che restituisce al ricordo della grande attrice quella luce da lei irradiata dagli schermi di tutto il mondo.

Stampa
Share.

About Author

Comments are closed.