Giornalista pubblicista, collaboratore di testate nazionali, vicedirettore del periodico Lo Strillo, conduttore di programmi televisivi e radiofonici, appassionato e amatissimo docente, Antonio D’Addio esordisce come scrittore. Critico di eventi culturali e artistici, sa raccontare brillantemente la storia della musica ed i suoi protagonisti, come dimostra il suo primo emozionante libro.
Intervista

Antonio D’Addio
Lei ha da poco pubblicato “Un tris di regine. Gilda Mignonette, Elvira Donnarumma, Ria Rosa”, Armando De Nigris Editore: come nasce l’idea di raccontare tre carismatiche e uniche protagoniste della canzone napoletana al femminile?
“L’idea nasce da lontano, da quasi 30 anni mi occupo di musica napoletana in tutte le sue forme e le sue espressioni, senza barriere e discriminazioni, e mi batto per la salvaguardia e la tutela della cultura e delle tradizioni partenopee. Essendo anche un docente di Italiano, Latino e Greco ho notato che le nuove generazioni ignorano totalmente alcune figure fondamentali delle nostre radici, soprattutto nell’ambito canoro. Ho iniziato a parlare con gli studenti di queste tre interpreti partenopee e ne sono rimasti affascinati, non solo per il loro contributo nel mondo della canzone, ma anche per il loro impegno civile e sociale”.
Chi le ha dato l’opportunità di scrivere il suo primo libro?
“Un editore che in poco tempo si sta facendo conoscere e apprezzare a livello nazionale per le sue scelte coraggiose e libere, l’intraprendenza, l’intuito, la determinazione e l’amore per il rischio. Il suo nome è Armando De Nigris, una persona sensibile e intraprendente. Qualche mese fa, vista la mia competenza in ambito musicale e culturale napoletano, De Nigris mi ha chiesto di dirigere e curare una nuova collana editoriale, “Melodia – la magia della musica”, un viaggio, dai vicoli della periferia napoletana ai palcoscenici internazionali, attraverso le vite e le carriere di artisti, musicisti e compositori che hanno saputo reinventarsi e imporsi in una complessa filiera musicale, diventando punti di riferimento internazionali. Subito dopo, da direttore di collana, mi ha suggerito di scrivere un libro sull’argomento e ho deciso di riportare agli onori della cronaca tre regine senza corona, che si sono imposte in un mondo, all’epoca, prettamente maschile”.
Il suo libro si snoda tra aneddoti, storie di teatro e di vita facendo conoscere tre interpreti che hanno portato la musica napoletana oltreoceano, cosa le ha colpito di queste artiste?
“Sono rimasto affascinato dal loro percorso di vita, dalle loro affermazioni artistiche e dal loro impegno sociale, sono tre donne, tre voci, tre destini incrociati, che hanno scritto la storia della canzone classica napoletana: Gilda Mignonette, regina degli emigranti, ha portato oltreoceano il cuore di Napoli, Elvira Donnarumma, sciantosa ribelle, è stata il simbolo della Belle Époque partenopea e Ria Rosa, pioniera del femminismo in musica, ha trasformato il canto in strumento di emancipazione. Sono riuscito ad intrecciare arte, memoria e vita, restituendo i ritratti intensi di tre icone che hanno reso universale la tradizione partenopea. Ma non solo, la Mignonette si è battuta per i diritti degli emigrati sfidando anche la mafia americana, la Donnarumma ha subito maltrattamenti e violenze da parte del suo primo marito e la Rosa si è impegnata in prima persona contro la pena americana della sedia elettrica in merito alla condanna di Sacco e Vanzetti”.
La finalità del libro?
“Far conoscere alle nuove generazioni delle artiste uniche, coraggiose e libere, che hanno speso la loro vita non solo per l’arte, trasformando la musica napoletana in repertorio internazionale, ma anche per i vinti e gli umili. Tre figure importanti per la nostra storia, che non vanno assolutamente dimenticate, soprattutto per chi vuole intraprendere la carriera musicale”. Il libro è disponibile in tutte le librerie, sulle piattaforme online e sul sito della casa editrice Armando De Nigris Editore”.
Da sempre lei segue eventi culturali e artistici riportandone, con grande cura, gli aspetti più interessanti: Napoli è diventata sede di eventi internazionali, tra le città più ambite, le fa piacere?
“Certamente, Napoli finalmente ha riconquistato il ruolo di capitale della cultura che le spetta a pieno titolo. A Napoli si produce Un posto al sole, il daily drama più longevo della televisione italiana, che ha da poco compiuto i suoi primi 29 anni di messa in onda, la nostra città è diventata un set a cielo aperto tra film e fiction, basti pensare a Mina Settembre, Mare Fuori, Il Commissario Ricciardi, I Bastardi di Pizzofalcone, Il prete del rione Sanità, La Preside, inoltre Napoli è diventata sede dei Nastri d’Argento e del Prix Italia, i palinsesti televisivi vengono presentati nello storico Centro di Produzione partenopeo, insomma, oggi Napoli è vincente a 360 gradi”.
Quando la rivedremo in tv? Lei è volto amato di programmi campani e ospite delle trasmissioni Rai più seguite. Quali sorprese ha in serbo per il pubblico?
“Ora mi sto dedicando alla promozione del libro e sto andando come ospite in numerose trasmissioni televisive e radiofoniche, tra qualche settimana riprenderò il programma, in onda su Tv Luna, A Cena con la Luna, insieme a Ida Piccolo, continuo il mio ruolo di direttore responsabile dei servizi giornalistici di Radio Studio Emme, di vicedirettore de Lo Strillo e di consulente esterno di alcuni programmi della Rai. Per quanto riguarda le sorprese, mi piacerebbe trasformare il libro in uno spettacolo teatrale con un attore, fine dicitore, con il compito di raccontare la vita delle tre protagoniste e tre bravi cantanti che interpretassero i loro maggiori successi”.
Dove presenterà il suo libro nel periodo delle feste?
“Per ora sono previste quattro presentazioni, ma altre se ne aggiungeranno: il 10 novembre a The Spark, via degli Acquari a Napoli, il 14 novembre a Casoria, a Villa Egle, il 20 novembre alla Mondadori di Pomigliano D’Arco e il 5 dicembre alla Fondazione Roberto Murolo”.