Musica & Vino

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«Il vino si osserva, si odora, si assapora…un piacevole ascolto ne esalterà la percezione del gusto»
E davvero si è trattato di un piacevolissimo ascolto quello che ha provato il folto pubblico la sera del 12 marzo 2017 presso la Biblioteca comunale di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano, in occasione di un evento organizzato dall’Associazione Cremano Giovani, un’ associazione giovanile senza scopo di lucro, che persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale e culturale a favore di iniziative per la
partecipazione civile dei giovani del territorio di San Giorgio a Cremano e non.
Il connubio proposto, vino e musica, gusto e udito, due mondi sensoriali che si incontrano per una reciproca esaltazione, ha trovato un graditissimo riscontro tra il pubblico che ha gremito la sala della biblioteca ed è stato accompagnato in una serena passeggiata musicale nel Novecento dall’orchestra
da camera “Sirio” , diretta dal maestro Sergio Fanelli, frutto di un progetto musicale contraddistinto dall’idea d’inserire in un contesto professionale musicisti in erba e avvicinarli alla grande musica, accompagnati dall’esperienza di maestri musicisti più esperti che li guidano, come il primo violino Alba Paradiso e, ormai da qualche anno, il violoncellista Giovanni Sanarico che, con grande professionalità, costituiscono validissimi esempi per i giovani impegnati.
L’Ensemble ha partecipato a rassegne di successo riscuotendo sempre un notevole riscontro di pubblico e critica (nel 2009 ha dovuto esibirsi per ben due volte nella stessa sera al Teatro Comunale di Benevento per la rappresentazione dell’opera “La zingara Ester” per accontentare le richieste del pubblico che era rimasto fuori dalla platea), nel 2011 ha collaborato con il  maestro Fausto Anzovino (chitarrista) e nel 2012 con il maestro Antonio Arietano (clarinettista) per la realizzazione di una serie di concerti in Campania, partecipando, tra le altre, alla Rassegna “Musica al Convitto” presso il Convitto Nazionale “Giannone” di Benevento. Nel 2013 e nel 2014 ha collaborato con il flautista e saxofonista M° Sergio Casale per l’esecuzione di una serie di concerti alla Sala “Vergineo” del Museo del Sannio, all’Auditorium San Gennaro, alla Sala delle conferenze di Palazzo Paolo V, per l’esecuzione di un concertino per flauto e orchestra da camera e un Concerto per Saxofono soprano e orchestra dal titolo “Chi – Ro”, scritti appositamente per l’Orchestra Sirio e dedicati al suo Direttore.
Il programma musicale che l’Orchestra ha proposto e che ha visto come
percussionista solista il maestro Sandro Verlingieri, ha catturato il pubblico con brani arcinoti di A. Borodin, con il Principe Igor, da Danze Polovesiane; L.E. Bacalov, con il Postino, oggetto di uno dei bis richiesti a gran voce a fine serata e che ha voluto rappresentare un omaggio dovuto ad un grande attore che ha portato la napoletanità nel mondo, Massimo Troisi, originario proprio di San Giorgio a Cremano. E. Sejourné, con il concerto per Vibrafono ed Orchestra d’Archi, A. Sullivan, con Mikado, e Piazzolla, con i suoi brani più conosciuti dal grande pubblico, Oblivion e Libertango, hanno arricchito la parte conclusiva del concerto. Il maestro Verlingieri, impegnato al vibrafono, nei brani che ne contemplavano la presenza, ha affascinato il pubblico con le risonanze dolcemente metalliche dello strumento, producendo un effetto a dir poco ipnotico che si è dolcemente armonizzato con il resto dell’orchestra offrendo un risultato di grande suggestione e, tra l’altro, usando la tecnica di sfregare con un archetto da violoncello l’estremità della lamina del vibrafono, ha prodotto suoni che, rincorrendosi e fondendosi, hanno dato agli ascoltatori la sensazione di trovarsi in uno spazio infinito in cui proiettare sensazioni ed emozioni.
Evidente l’
affiatamento tra i musicisti, la trasparenza del suono degli archi e l’eccezionale bravura tecnica, per cui il pubblico ha tributato, non solo al termine del concerto, applausi entusiastici all’orchestra, al suo direttore e, soprattutto al maestro solista. Degna conclusione di un concerto originale nell’impostazione, garbato e spiritoso nell’accostamento dei vari brani, una ricca degustazione di vini offerta dall’ Antica Enoteca di Corso Roma di Antonio Caiazzo di San Giorgio a Cremano.
E come scrisse il filosofo Schopenhauer: «l’Architettura è Musica solida. Noi oggi, per altro verso, riteniamo che il Vino sia Musica Liquida. Il vino ha un suono perché anch’esso è musica, e in quanto tale è in grado di esprimere stati d’animo, emozioni, affetti, atmosfere. Ecco perché quando vino e musica si accoppiano è come se si mettesse in moto un moltiplicatore di sensazioni».

Katia Cherubini

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