“E’ tutta una vertigine” a Palazzo Venezia

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Un sito che sorprende sempre, Palazzo Venezia a Napoli (via Benedetto Croce,19), quasi sconosciuto fino al 2010 ma che oggi riesce a stupire raccontando la storia di Napoli e ospitando musicisti di altissimo livello che con le loro performance catturano non solo i turisti ma anche gli stessi napoletani, magari di passaggio, inevitabilmente attratti dalla vitalità e dalle note che spesso provengono dall’interno.
Ed esso tornerà ad essere fantastica cornice di un concerto, sabato 25 marzo 2017 alle ore 20,00, per la rassegna “E’ tutta una vertigine”, organizzata dall’Associazione “Scusi, le piace Brahms?” e che vedrà la presenza di una solista di assoluto valore, Maria Grazia Ritrovato, una delle personalità pianistiche più interessanti, attualmente, sul territorio napoletano. Pianista, compositrice e docente, si è diplomata in pianoforte nel 1979 presso il Conservatorio di Musica” Gesualdo da Venosa” di Potenza sotto la guida della prof.ssa Pina Silvestro e ha conseguito nel 2006 il Diploma Accademico di secondo livello in Musica da Camera presso il Conservatorio di Musica “San Pietro a Majella “ di Napoli, presentando la tesi di laurea “La favola in Musica”. E dal 1993 si occupa della favola musicale con profondo interesse. Sue sono le fiabe in musica: Il segreto del quarto porcellino; I pesci del lago-mare; La ballata di Natale; La Nuova Istoria della Cicala Canterina su testi di Mario Buonoconto. Ha composto, inoltre, brani per pianoforte, canzoni su testo di Mario Buonoconto e Maria Gabriella Tinè e musiche per spettacoli teatrali e documentari. Si è esibita in diverse formazioni per il Maggio dei Monumenti Nel 2007 ha partecipato allo spettacolo “Frida : vertigini di colore” per la regia di Luciana Renzetti. Nel 2009 ha composto ed eseguito alcuni temi per lo spettacolo: “S.Gennaro: i messaggi del sangue” di A.Carli. Nell’aprile 2014 si è esibita come pianista e compositrice nello spettacolo diretto da Michele Monetta Processo a Sant’Uliva “al Dams di Bologna. E’ il direttore artistico dell’Associazione Zonta International per la quale organizza, si esibisce in concerti e si impegna a promuovere la cultura della musica tra i giovani musicisti. Da tempo predilige un repertorio dedicato alle donne compositrici e sta riportando alla luce i brani della pianista e compositrice napoletana Olga Sirignano(1892-1954). Ha composto le musiche per il documentario “Il viaggio di Eva” scritto e diretto da Giustina Clausino. Ha seguito i Corsi di Alto Perfezionamento Pianistico e di Musica da Camera tenuti dal M°.Marian Mika ed ha seguito il Corso di “ Direzione d’Orchestra” tenuto dal M°Mariano Patti. E’ impegnata nella realizzazione di un CD che raccoglie le sue composizioni.

Programma molto interessante e articolato quello che la pianista affronterà, in cui si evidenzieranno, oltre che composizioni di ben noti musicisti del Settecento, Ottocento e Novecento, anche brani composti dalla Ritrovato stessa.
Una Sonata di Haydn, dalla vena creativa e innovativa, aprirà la prima parte del concerto, con i suoi tre tempi Allegro con brio, Minuetto – Trio e Presto. Seguirà Notturno Napolitano di Fanny Mendelssohn, compositrice cui la Ritrovato è particolarmente affezionata, sorella del più conosciuto Felix e figlia di Abraham Mendelssohn, uomo autoritario, specchio del suo tempo, che scrive al sua figlia nel 1820 in occasione del suo compleanno: “Forse la musica sarà la professione di Felix. Laddove per te non dev’essere nient’altro che un ornamento e mai la base su cui poggia la tua esistenza e la tua attività” e poi ancora “dovresti applicarti con maggior serietà e con più zelo al tuo vero e unico lavoro, all’unico lavoro che si addice a una ragazza: fare la donna di casa”. Come si può ben capire, Fanny apparteneva a quel gruppo di donne musiciste per le quali il raggiungimento della propria affermazione e della propria notorietà è stato spesso difficile e contrastato. Fanny ebbe il coraggio di ammettere la sua frustrazione soltanto nel 1846 in una lettera al fratello Felix: «Per quarant’anni ho avuto paura di mio fratello, come a quattordici anni ne avevo di mio padre; o meglio, paura non è la parola giusta, direi piuttosto il desiderio, durante tutta la mia vita, di compiacere te e tutte le persone che amo. Se so in anticipo che non ci riuscirò, mi sento subito a disagio. In una parola, Felix…. ho cominciato a pubblicare. Ho ricevuto un’ottima offerta da Herr Bock per i miei Lieder e ho finalmente prestato orecchio alle sue allettanti condizioni. Spero di non dispiacerti, visto che non sono una vera femme libre…. Spero che tu non ti senta offeso in nessun modo, visto che ho agito, come puoi vedere, in modo completamente indipendente, e in modo da risparmiarti ogni momento spiacevole. Se l’impresa riuscirà, ovvero se al pubblico piaceranno le mie composizioni, so già che sarà un grande incoraggiamento per me, qualcosa che ho sempre desiderato avere per azzardarmi a pubblicare». Ma fu molto tardi, Fanny morì nel 1847.
Chiuderà la prima parte l’ essenza del pianismo romantico ottocentesco con il Notturno op.32 n.1, la Fantasia-improvviso op-66 di Chopin e uno Studio da concerto n.3 – Un sospiro, di Liszt, tutti brani di notevole difficoltà tecnica e di esecuzione.
La seconda parte, vedrà protagonisti, oltre che C. Debussy con un Notturno, il drammatico e vitalistico S.Prokofiev con il pianismo percussivo di Suggestioni diaboliche op.4 n.4 , caratterizzate dall’uso dell’ostinato, che tanto spazio avrà nella musica del Novecento, e dissonanze ribattute, trilli e bassi puntati. Momento particolarmente significativo sarà la presentazione di una serie di brani ( Evocazione n.1:Tema con variazioni, Reciproco rondo’, A vela a Ventotene, Spiega le vele, Cazza la randa, Arrivo a Porto Romano, Barche alla marina, dedicato al M.Marian Mika, e Quinta di luna) composti dalla pianista, che incontreranno, quindi, l’autentica traduzione delle intenzioni interpretative e stilistiche dell’ eclettica esecutrice.
Un’esperienza da non perdere nel cuore della Napoli più bella.

Katia Cherubini

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