Primavera in Trittico d’autore per il Teatro dell’Opera di Roma

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Il Balletto del Teatro dell’Opera di Roma, sotto la guida di Eleonora Abbagnato,  persegue il suo indirizzo artistico presentando al pubblico titoli che afferiscono alla nostra contemporaneità, al linguaggio novecentesco della danza.
Dal suo insediamento come direttrice del Ballo dell’Opera di Roma , Abbagnato ha voluto segnare artisticamente le proposte, avvicinando il pubblico al linguaggio contemporaneo della danza che da oltre mezzo secolo è cifra internazionale.

«Questa serata rappresenta un avvicinamento alla danza del futuro. Sviluppa uno humor speciale unendo due coreografi molto diversi come Robbins, il maestro indiscusso e Ekman, il genio della danza di domani. E la profondità con Angelin Preljocaj: la danza contemporaneità è poesia, un lavoro fondamentale per la crescita di un danzatore completo» afferma Eleonora Abbagnato nella presentazione del programma in scena al Teatro Costanzi dal 31 marzo al 6 aprile 2017,:
Trittico d’autore Robbins/Preljocaj/Ekman spettacolo che porterà in scena opere che hanno segnato la cifra stilistica dei tre grandi coreografi e rappresenta una nuova scommessa per il Balletto dell’Opera di Roma che non ha mai eseguito queste tre composizioni.
Il programma si compone di tre titoli eseguiti nel seguente ordine: The Concert di Jerome Robbins del 1956 e ripresa al Teatro dell’Opera di Roma da Jean-Pierre Frohlich e Stéphane Phavorin, Annonciation del 1995 di Angelin Preljocaj ripresa da Claudia De Smet con la supervisione dello stesso e Cacti del  2010 di Alexander Ekman ripresa da Spenser Theberge e Nina Botkay.
Per la realizzazione del Trittico in scena Orchestra, Primi Ballerini, Solisti e Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma.
A sostenere l’indirizzo artistico voluto da Eleonora Abbagnato il sovrintendente Carlo Fuortes che in merito allo spettacolo ha dichiarato: “Con grandissimo piacere continuiamo questo nostro viaggio nella danza contemporanea con un programma dedicato a tre grandi coreografi Robbins, Preljocaj e Ekman. Il nostro sostegno alla contemporaneità è una crescita per il nostro pubblico e per i nostri danzatori”.

The Concert, The Perils of Everybody di Jerome Robbins, vedrà come interpreti principali Rebecca Bianchi e Manuel Paruccini, accompagnati dal Corpo di Ballo e dai Solisti dell’Opera di Roma.
Balletto in un atto, creato per il New York City Ballet con il quale debutta  il 6 marzo 1956 al City Center of Music and Drama di New York, ritrae i comportamenti di un pubblico che ascolta un concerto per pianoforte e ne affresca situazioni ricorrenti durante i concerti, innescando un crescendo di gags dalla forte componente umoristica. In scena il pianista, in questa edizione interpretato dalla pianista Enrica Ruggiero che suona brani di Frédéric Chopin, attorniato dal suo pubblico che ha atteggiamenti stigmatizzati dal ragazzo attento in prima fila a chi scarta rumorosamente caramelle a chi parla per l’intera esecuzione a chi arriva in ritardo alla maschera che chiede i biglietti e fa spostare gli spettatori da un posto all’altro.
Annonciation di Angelin Preljocaj debutta all’Opera di Lausanne nel 1995, dove riceve un’ottima accoglienza e nel 1997 vince il Bessie Award.
La coreografia, una pièce per due danzatrici, porta in scena un momento chiave della nostra religione, ossia l’incontro tra la Vergine Maria e l’Arcangelo Gabriele.
Straordinarie interpreti di questo cammeo sono l’étoile Eleonora Abbagnato e la prima ballerina Rebecca Bianchi.

Angelin Preljocaj affronta con decisione questo tema, dando vita a una tessitura coreografica capace di rappresentare l’idea di un corpo in trasformazione. L’incontro tra le due danzatrici è di grande impatto e sviluppa un dualismo di grande qualità che evidenzia le sensazioni contrastanti: tensione e forza da una parte, morbidezza e fragilità dall’altra. Questo dualismo non solo è particolarmente evidente nella coreografia ma è anche sottolineato dalla musica del compositore canadese Stéphane Roy, in perfetta antitesi con il Magnificat di Antonio Vivaldi.
Cacti creato nel 2010 per il Nederlands Dans Theater 2 da Alexander Ekman, oggi è diventato un successo mondiale ed è stato eseguito da 18 compagnie di danza nel mondo, coreografia dal sapore ironico sugli eccessi e vuoti creativi della danza contemporanea.
Cacti ha ricevuto la nomination per il premio di danza olandese Zwaan 2010, per il National Dance Award (UK) nel 2012 e per il prestigioso Olivier Award. È stato anche rappresentato su richiesta della Regina Beatrice dei Paesi Bassi per i reali di Norvegia in visita di Stato a Oslo nel 2010.
Cacti è una coreografia per sedici ballerini che, inginocchiati su quadrati bianchi, creano variazioni ritmiche e, accompagnati da registrazioni vocali, forniscono un’ironica narrazione dell’azione scenica. Danzano insieme al Corpo di Ballo, il primo ballerino Claudio Cocino e Annalisa Cianci.
A sottolineare le variazioni un Quartetto d’Archi, interpretato dal Quartetto Sincronie composto da Houman Vaziri (violino), Agnese Maria Balestracci (violino), Arianna Bloise (viola), Francesca Villiot (violoncello),  è fisicamente presente sul palcoscenico e suona un repertorio che include Haydn, Beethoven, Schubert e Mahler.
Cifra coreografica i quadrati/pedane che costringono nelle loro azioni i ballerini che cercano di scappare. Le pedane, simbolici palcoscenici individuali, mostrano il lato debole dei danzatori: il desiderio di essere in scena e al tempo stesso completamente alla mercé del pubblico, sentimento contrastante simbolicamente affidato da Alexander Ekman a dei cactus  che i danzatori hanno tra le mani, come icona della vulnerabilità degli artisti sul palcoscenico.

In dettaglio il programma
The Concert
Musica Frédéric Chopin
Direttore David Garforth
Orchestrazione Clare Grundman
Coreografia Jerome Robbins
Ripresa da Jean-Pierre Frohlich
Scene Saul Steinberg e Edward Gorey
Costumi Irene Sharaff
Luci Jennifer Tipton
Interpreti principali
Ballerina Rebecca Bianchi 31 marzo (20.00), 5 aprile (20.00), 6 aprile (20.00), 7 aprile (20.00), 8 aprile (20.00) / Susanna Salvi 2 aprile (16.30), 8 aprile (15.00)
First Man Manuel Paruccini 31 marzo (20.00), 2 aprile (16.30), 7 aprile (20.00), 8 aprile (15.00 e 20.00) / Giuseppe Depalo 5 aprile (20.00), 6 aprile (20.00)

Annonciation
Musica Stéphane Roy (Crystal Music) Antonio Vivaldi (Magnificat) su base registrata
Coreografia Angelin Preljocaj
Ripresa da Claudia De Smet
Scene Angelin Preljocaj
Costumi Nathalie Sanson
Luci Jacques Chatelet
Interpreti  
L’Archange Eleonora Abbagnato 31 marzo (20.00), 2 aprile (16.30), 8 aprile (15.00 e 20.00)/ Federica Maine 5 aprile (20.00), 6 aprile (20.00)
Marie Rebecca Bianchi 31 marzo (20.00), 2 aprile (16.30), 8 aprile (15.00 e 20.00) / Giorgia Calenda 5 aprile (20.00), 6 aprile (20.00)

Cacti
Musica Joseph Haydn, Ludwig van Beethoven , Franz Schubert (arrangiata e orchestrata da Andy Stein), Gustav Mahler
Direttore David Garforth
Coreografia Alexander Ekman
Ripresa da Spenser Theberge e Nina Botkay
Scene e Costumi Alexander Ekman
Luci Tom Visser
Testi Spenser Theberge
Interpreti principali 
Claudio Cocino 31 marzo (20.00), 2 aprile (16.30), 5 aprile (20.00), 7 aprile (20.00), 8 aprile (20.00)
Annalisa Cianci 31 marzo (20.00), 2 aprile (16.30), 5 aprile (20.00), 7 aprile (20.00), 8 aprile (20.00)
Virginia Giovanetti 6 aprile (20.00), 8 aprile (15.00)
Giacomo Luci 6 aprile (20.00), 8 aprile (15.00)    

Tonia Barone

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