Prende il via oggi 7 aprile 2018 alle 18.30, presso la Galleria “L’Arte Club” di Catania in via Caronda 58, la nuova mostra personale di pittura di Francesco Palmieri “Topografie dell’anima”.
Francesco Palmieri , calabrese di nascita, romano per formazione e catanese di adozione, è artista versatile e che non si esprime in un solo linguaggio artistico : è infatti un apprezzato cantante lirico , che in particolare il pubblico catanese ha recentemente applaudito nel ruolo del Commendatore nel Don Giovanni di Mozart.
Insieme alla formazione musicale ha svolto i suoi studi di arte figurativa presso il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Roma , frequentando poi i corsi internazionai di calcografia presso l’Accademia Raffaello di Urbino, ma deve la sua formazione alla assidua frequentazione dei più importanti musei , in particolare quelli romani .
il critico Enzo Papa – con la sua prosa preziosa e colta, e si vorrebbe dire pittorica, individua nell’eleganza , nel suo più alto significato filosofico ed estetico, la caratteristica che salta subito agli occhi già al primo impatto con le opere di Palmieri.
“Gli elementi dei suoi quadri sono tutti di ispirazione naturalistica e compongono forme che sono , ciascuna per sé, tradizionali: …….ma l’occhio, che diremmo scaltrito, di chi ha buona dimestichezza con la pittura, vedrà e capirà che codesti elementi sono tuttavia prorompenti di una carica poetica commovente, di una grazia che va oltre la loro semplice apparenza , aprendosi verso il mistero di un mondo prodigioso. I paesaggi dipinti da Palmieri …..cantano la solitudine, l’assenza, il silenzio, la religiosa vertigine del tempo. Sono paesaggi montani dove il mare non si vede neanche in lontananza, probabilmente ispirati dalle aspre rocce e dai monoliti dell’Aspromonte a lui caro, di quegli spazi di vertiginosa e profonda bellezza vissuti e amati nella Locride della sua fanciullezza e adolescenza . E in quegli spazi così aperti e luminosi verrebbe di immergersi, di tuffarsi …..Palmieri è un pittore che rifiuta le fragorose fanfare che risuonano nel cielo dell’arte contemporanea e producono inutili e dannosi rumori anziché armoniose melodie . Gli ossessivi garbugli e le povere contorsioni di cui si inebria la furbizia di tanti pseudoartisti gravidi solo di vento , non fanno parte del suo vocabolario e della sua visione dell’arte. Egli possiede un’assoluta padronanza dei mezzi espressivi appresi nelle scuole romane e nelle sale dei musei , a dispetto di chi pretende di fare un’opera d’arte senz’essere capace neppure di temperare una matita, come amava dire De Chirico , che di Palmieri può essere considerato referente Chiunque, osservando le sue opere, comprende facilmente che la sua pennellata è armoniosa e sapiente, direi anche preziosa, e le tonalità del colore, sottoposto a dolcissime sevizie , si fondono in un unico contesto pittorico equilibrato e armonico. C’è insomma, nei suoi quadri, il mistico sigillo di un’anima”
Palmieri, che, a riprova della sua versatilità e si potrebbe dire “urgenza” di sperimentare altri linguaggi, recentemente si è anche iniziato alla scultura, ha esposto in gallerie di numerose città italiane , tra le altre a Firenze, Roma, Bibbiena (AR).
La mostra “Topografie dell’anima” resterà aperta fino al 16 aprile 2018, visitabile tutti i giorni esclusi i festivi , dalle ore 10 alle 13.30 e dalle 17 alle 20.
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