RavelloFestival 2018 tanta musica, jazz, danza e …bellezza e tanto ’68

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Il programma del RavelloFestival 2018 è stato presentato ufficialmente a Napoli il 30 aprile, presso la sede della Regione Campania, alla presenza di Vincenzo De Luca, di Salvatore Ulisse di Palma vice sindaco di Ravello, Sebastiano Maffettone, Ermanno Guerra oltre ai direttori artistici Alessio Vlad (musica), Maria Pia De Vito (jazz) e Laura Valente (danza e tendenze) che per il terzo anno consecutivo firmano il calendario di appuntamenti.
Una offerta culturale di qualità e rilevanza internazionale degli artisti con una ricca sequenza di ventisei eventi previsti dal
30 giugno al 25 agosto. Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca ha messo in evidenza la proposta culturale varia del progetto, che si muove tra tradizione e apertura alle realtà giovanili e sperimentali del territorio, diventando sempre più un prestigioso punto di riferimento nel panorama musicale e artistico mondiale. Poi l’illustrazione dei programmi ai tre direttori artistici. Dall’alba a mezzanotte nel nome di Richard Wagner ha rimarcato Alessio Vlad con i due concerti, in apertura e chiusura, che eseguiranno lo stesso brano il Preludio e Morte di Isotta, il 30 giugno con il finlandese Esa-Pekka Salonen e la Philharmonia di Londra, graditissimo ritorno dopo il grande successo dell’anno scorso, mentre in chiusura il 25 agosto per Donald Runnicles sarà la prima volta a Ravello con la Deutsche Oper Berlin. Tra i due eventi si alterneranno l’Orchestre Philarmonique de Radio France diretta da Myung-Whun Chunge (14 luglio) con musiche di Ravel e Berlioz, Jérémie Rhorer e le Cercle de l’Harmonie (22 luglio) con le ultime tre sinfonie di Mozart, Ivan Fisher e la Budapest Festival Orchestra (18 e 19 agosto) con musiche Bartok, Mahler e Brahms, Valery Gergiev e il Mariinsky Orchestra (21 agosto) con Stravinskij e Tchaikovsky. Toccherà poi, per il terzo anno consecutivo, all’Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi” di esibirsi per il tradizionale Concerto all’Alba, diretto dal maestro americano Ryan McAdams, mentre un gradito ritorno sono gli applauditissimi Concerti di Mezzanotte con le prestigiose esecuzioni pianistiche di Andrea Lucchesini, Sun Hee You, Varvara, Bertrand Chamayou e Federico Colli. Si rinnova per il terzo anno il progetto formativo “Abballamm’!” ideato da Laura Valente con la collaborazione di Gennaro Cimmino, che prevede laboratori in residenza artistiche condotti da coreografi ospitati dal festival ed il coinvolgimento dei centri di eccellenza riconosciuti dal MiBACT e dalla Regione Campania, con la collaborazione dal 2017 dell‘Università di Salerno.
Il cartellone jazz si sviluppa intorno ad operazioni di rilettura delle tradizioni musicali di appartenenza – ha spiegato Maria Pia De Vito da parte di apprezzatissimi musicisti del calibro di Ivan Lins (10 luglio), icona della Musica Popular Brasileira, che con il gruppo italiano InventaRio proporrà, in un mix di modernità e raffinato senso armonico, una rilettura dei grandi tra gli altri George Benson, Quincy Jones, Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, i Manhattan Transfer. Lo statunitense Kurt Elling (18 luglio) con il suo sestetto presenterà “The Questions”, una suggestiva rilettura di brani di autori quali Bob Dylan, Leonard Bernestei e Paul Simon. E ancora il talentuoso pianista e compositore armeno Tigran Hamasyan (15 luglio), l’amatissimo Paolo Fresu (30 luglio) con Daniele di Bonaventura al bandeonen ed il favoloso Coro A Filetta, una delle più note formazioni musicali corse, con l’anteprima “Danse mèmoire, danse” incentrato sui testi di due eroi corsi Aimè Cèsaire e Jean Nicoli. Un omaggio alla casa discografica di Monaco di Baviera ECM è il doppio concerto “An evening with ECM” con musiche di Stefano Battaglia su testi di T.S.Eliot e un’esclusiva del grande pianista e compositore Django Bates (21 luglio). La terza sezione della danza prende spunto dalle contestazioni del ’68, cinquantanni dopo un momento storico capace ancora di grandi suggestioni – ha sottolineato Laura Valentein cui l’espressione artistica, l’impegno civile, la lotta alle disparità di genere hanno alimentato uno ‘spirito’ ai cui simboli e miti è dedicata la sezione. Sul palco del Belvedere di Villa Rufolo vere e proprie icone della danza contemporanea, lo statunitense Bill T. Jones (4 luglio), simbolo della contact-dance, coreografo emblema di impegno civile incentrato sulla lotta contro i pregiudizi razziali e religiosi, il britannico Wayne McGregor (7 luglio) autentico punto di riferimento per il rapporto tra danza e nuove tecnologie che con lo spettacolo Icons farà dialogare, tra le altre, creazioni osannate come Autobiography (ventitré sono i cromosomi che compongono il genoma umano, McGregor ha chiesto a due genetisti di mettere in sequenza il suo, per trasformarlo in un algoritmo con altrettante espressioni coreografiche) e Woolf Works, quest’ultima ispirata agli scritti di Virginia Woolf e che vede protagonista anche l’étoile italiana Alessandra Ferri. Il 5 luglio con 1968/See me, feel me (titolo/omaggio a Tommy degli Who, prima opera rock della storia) è una giornata di happening/Performance, in Piazza Duomo con i ballerini di Abballamm’! e poi all’Auditorium Oscar Niemeyer la coreografia di Antonello Tudisco/Act of mercy e Michela Barasciutti/Peggy untitled 2013-2018 (lavoro ispirato alla collezione Guggenheim di Venezia). Attesa la rivisitazione della sudafricana Dada Masilo (13 luglio) del classico Giselle mentre l’ucraina Svetlana Zakharova (29 luglio) regina del Bol’šoj ed ètoile del Balletto del Teatro alla Scala di Milano danzerà nel progetto Russian code creato per l’occasione, mentre i Solisti della Scala di Milano e la coreografa campana Luna Cenere (4 agosto) con lo spettacolo Rudy e Isadora renderanno omaggio a Rudolf Nureyev e Isadora Duncan, con coreografie storiche del grande ballerino e con la coreografia Natural gravitation un ritratto ‘nudo’ (in scena) per la grande Isadora Duncan. Il programma completo, le date, gli appuntamenti, tutto è consultabile sul sito www.ravellofestival.com dove saranno in vendita anche i biglietti a partire dal 1 giugno.

Marisa Paladino

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