Vermeer e la Musica “Donna al Clavicordo” 1665 di Gerrit Dou

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Questo dipinto di Gerrit Dou per molti aspetti mostra incredibili somiglianze con “Giovane donna seduta al Virginale” di Vermeer.
La tenda è tirata indietro per rivelare la donna seduta ma rivolta verso gli spettatori, sembra che stia aspettando che arrivi qualche altro musicista per suonare la viola da gamba che è posizionata nello sfondo.
Tali somiglianze lasciano pensare che Vermeer si fosse ispirato a questo quadro, che è precedente al suo più famoso “Giovane donna seduta al virginale”.
Ai suoi tempi Gerrit Dou era uno degli artisti più famosi della Repubblica olandese, era un allievo di Rembrandt, brillante per il fatto che aveva introdotto una tecnica di pittura altamente dettagliata.
Ogni elemento della stanza, dai chiodi nel pavimento alla trama del tappeto è meticolosamente rappresentata.
Osserviamo come il pittore abbia ritratto la protagonista ad un clavicordo, uno degli strumenti a corda più silenziosi e delicati, e proprio a causa della sua grandezza era notoriamente difficile il gestire la sua tastiera, notiamo ancora il cuscino che sembra attirare la luce, e si vede chiaramente che è spiegazzato, si può ben dire che quest’attenzione ai particolari rendono la sua opera intrigante.
Oggi Gerrit Dou non è famoso, ma a suo tempo lo era molto, e vendeva anche più quadri del suo maestro Rembrandt, con l’avvento di Vermeer fu messo in ombra e successivamente dimenticato.
Questo quadro fu dipinto cinque o sette anni prima che Vermeer utilizzasse lo stesso soggetto, la domanda sorge spontanea chissà se si influenzavano tra loro…? In verità non sappiamo con sicurezza se Vermeer conoscesse questo lavoro di Dou, sappiamo che questo dipinto fu esposto in una piccola mostra e che probabilmente Vermeer lo vide e rimase colpito dalla donna, dallo spazio, dalla luce, a tal punto che catturato nel suo animo la scena, la riscrive a modo suo nelle sue opere.
Questa di Dou è un’opera molto raffinata che si concentra su ogni aspetto, dalla bellezza dei fiori che sono sul davanzale, alla luce che entra dalla finestra, al significato della tenda teatralmente girata, come se il pittore vuole catturare ogni singolo momento, invece Vermeer è come un abile regista della rielaborazione più che nell’eccessiva focalizzazione.
Dou inventò una specie di genere, cioè quello di ritrarre una donna che smette di suonare per guardare l’osservatore, restando in atteggiamento di attesa, e quest’idea probabilmente ha affascinato il Vermeer a tal punto da renderla in una versione personale. 

Gabriella Spagnuolo 

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