Vermeer e la Musica – “La Lezione di Musica” 1662-63

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Dipinto quando Vermeer aveva circa 30 anni “La Lezione di Musica” ritrae una giovane donna che suona una spinetta, con accanto un uomo in piedi con le labbra aperte, come a suggerirci che sta cantando, in realtà questa coppia di protagonisti sono un maestro e l’allieva.
Vermeer non intitolò il dipinto e l’azione tra i due protagonisti è solo una congettura storica, sullo strumento musicale troviamo un’iscrizione: “la Musica è la compagna della gioia, la medicina del dolore”, si allude quindi da una parte alle proprietà curative della musica, e dall’altra al fatto che la musica così come l’amore può essere fonte di gioia e dolore.
Il dipinto illustra più l’atto di guardare che della musica in realtà, in quanto troviamo uno spettatore tenuto a distanza dal soggetto in primo piano e poi vediamo lo sguardo della donna nello specchio sopra il virginale.
“La Lezione di Musica” è un dipinto molto quieto, tranquillo anche se rappresenta la protagonista che, si suppone stia suonando. Osserviamo come la scena si svolge fuori dal centro del dipinto, in quanto i protagonisti si trovano nel fondo, ben lontani da noi spettatori, infatti la maggior parte del dipinto è occupato dalla camera. Questa distanza è creata intenzionalmente dal pittore.
E’ un dipinto d’ispirazione, con tante possibilità narrative, il titolo “Lezione di Musica” ci fa subito pensare ad un uomo che sta insegnando a suonare lo strumento ad una giovane donna, ma potrebbe essere anche uno spasimante che ascolta appassionatamente la sua fidanzata, o ancora un genitore, un padre che ascolta la figlia.
Questi personaggi sono così distanti da noi spettatori, come se il pittore avesse espressamente voluto che quello che sta accadendo tra i due protagonisti fosse legato ad un momento privato tra loro.
I dipinti più famosi di Vermeer sono anche i più misteriosi, in quanto il pittore ci dà una chiave di lettura, senza dare un’interpretazione vera e propria.
Vermeer ama giocare con la prospettiva, sicuramente il punto focale del dipinto sono i personaggi, ma osservando con attenzione vediamo uno specchio-quadro che mostra la giovane donna e le gambe  del cavalletto, ed è come se lo stesso pittore è lì dentro il dipinto, ma non si rispecchia.
Vediamo una viola in terra, una brocca di vino, oggetti dalle forme molto curve che nel simbolismo dell’epoca indicavano la “donna”, il tutto risultava molto sensuale, e il vino poteva essere usato per inebriare la giovane.

 Gabriella Spagnuolo  

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