La Filarmonica della Scala conclude “Orchestra Italia” a Ravello

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Si conclude stasera la sezione “Orchestra Italia” del Festival di Ravello; l’evento finale vedrà alle 19,30 di sabato 31 agosto  sul Belvedere di Villa Rufolo l’Orchestra  Filarmonica della Scala diretta dal giovane Lorenzo Viotti, che ha debuttato sul podio scaligero lo scorso ottobre, ma già nel 2017 era stato designato come migliore direttore emergente agli International Opera Awards.
Alla guida dell’ensemble fondato da Claudio Abbado in seno alla Fondazione milanese, Viotti presenterà un programma che agli italiani Rossini della Sinfonia da “Il barbiere di Siviglia” e Puccini del “Preludio sinfonico” affianca la non meno celebre Sinfonia “Dal nuovo mondo” di Dvořák.
La famosa Sinfonia rossiniana da Il barbiere di Siviglia, in realtà rappresenta uno dei tanti auto imprestiti ben riusciti del musicista pesarese, in questo caso addirittura di terza mano, essendo il brano passato, con modifiche di orchestrazione,  da Aureliano in Palmira a Elisabetta Regina d’Inghilterra per approdare al “Barbiere”.
Il Preludio sinfonico di Puccini, invece, rivela la vena del maestro lucchese in un genere che egli incastonerà nei suo melodrammi, come in Manon Lescaut, o in pagine come “Crisantemi”. Elegia per quartetto spesso affidata ad orchestra d’archi. Che il divino Giacomo avesse rimpianti sinfonici nessuno può dirlo, ma che amasse mostrare il suo talento nelle pagine strumentali, fin dagli anni di studio, è palese.

Dvořák, infine, nel 1893 terminò una pagina sinfonica, “dal” Nuovo Mondo, ovvero una cartolina musicale raffinata in cui l’America ha le voci degli afroamericani e dei nativi americani, non quella degli “immigrati” anglosassoni, colonizzatori senza scrupoli morali.
Incantevole è il Largo, che dopo un apparentemente estraneo corale affidato agli ottoni, propone, impone una sognante, nostalgica melodia intonata dal corno inglese (che di anglosassone in verità non ha nulla), ispirata a temi pellirosse riferiti alla Canzone di Hiawatha, precisamente al funerale dell’eroe di un poema di Henry Longfellow.

Raffaella Ambrosino

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