Ritmo, ironia ed eros: Daniel Oren con il San Carlo a Paestum

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È sempre intenso il legame tra il maestro Daniel Oren e l’Orchestra del Teatro San Carlo e dimenica 15 settembre alle 20 sarà nel  Parco Archeologico di Paestum che la collaborazione si ripeterà in un programma vivacissimo che prevede “Un americano a Parigi” di Gershwin, la suite da “Candide” di Bernstein e “Bolero” di Ravel.
Si tratta del quarto appuntamento della rassegna Camera in Tour 2019 organizzata dalla Camera di Commercio di Salerno .
“Un americano a Parigi” è una pagina orchestrale, quasi un poema sinfonico, composta nel 1928 da Jacob Bruskin Gershowitz, musicista di origine ebraiche meglio noto come George Gershwin; la composizione, ispirata dal soggiorno dell’autore in una Parigi frenetica, luminosa e trasgressiva, diventerà la colonna sonora del film di Vincente Minnelli del 1951.
“Candide” è invece un’“operetta comica” di Leonard Bernstein ispirata all’omonimo romanzo di Voltaire e su libretto a sei mani realizzato da Lillian Hellman, John LaTouche, Richard Wilbur.
Dopo molte peripezie e censure, in pieno maccartismo l’opera ebbe la sua prima il 29 ottobre a Boston. Ironica su quello che negli anni che precedettero la Rivoluzione Francese, con intenti chiaramente reazionari, Gottfried Wilhelm von Leibniz definiva quello del tempo come “il migliore di mondi possibili” e perciò da conservare immutato, lasciando si evolvesse senza sussulti. La pagina di Bernstein è ad oggi forse l’ultima grande opera comica.
Sul dionisiaco “Boléro” di Ravel, del 1930,  si è detto e ascoltato tanto, ma va ricordato che la partitura con il suo “crescendo a terrazze”, grazie ad un’orchestrazione mirabile, si può dire rappresenti una nobile anticipazione del moderno minimalismo.

Raffaella Ambrosino

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