Le Sezioni di Campania Teatro Festival

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Il Campania Teatro Festival propone la sua programmazione strutturata in: Prosa, Musica, Danza, Cinema, Letteratura, Mostre, Progetti Speciali, oltre alle sezioni teatrali di Osservatorio e SportOpera.

SEZIONE PROSA

Sarà “La morte e la fanciulla” del drammaturgo cileno Ariel Dorfman, ad inaugurare la Sezione il 12 giugno (con replica il 13) nel Cortile della Reggia di Capodimonte. Uno spettacolo che illumina il paradosso, nell’uomo giusto, di farsi vendetta da sé. Il 6 e il 7 luglio, alle Praterie della Capraia a Capodimonte “Pandora”, lavoro ideato e diretto da Riccardo Pippa, capace di individuare la poesia del vivere nel legame tra il mitico vaso e l’umanità varia che frequenta il bagno pubblico di un luogo imprecisato. Amen”, vede il debutto drammaturgico del noto psicanalista Massimo Recalcati affidato alla regia di Valter Malosti. Un neonato in un’incubatrice, il corpo di Aldo Moro, la neve incenerita che accoglie nel gelo russo un soldato morto, le donne, l’amore. In scena l’11 e il 12 luglio nello spazio delle Praterie della Capraia a Capodimonte.
Nel “Il secondo figlio”, regia e drammaturgia di Gianni Spezzano, si tenta di capire se e in che modo la storia familiare condiziona il destino individuale, da vedere il 16 giugno al Casino della Regina di Capodimonte. Altare della Patria, 19 gennaio 2000, un giovane marinaio di leva si uccide. Questo suicidio, eclatante e plateale, rivive, in tutta la sua drammaticità, attraverso i dialoghi de “Il milite ignoto”, testo di Elena Costa, regia di Luca Brignone, che si può vedere il 22 e il 23 giugno al Casino della Regina a Capodimonte. Siddharta”, elaborazione drammaturgica e regia di Manuele Morgese liberamente ispirata al romanzo di Herman Hesse è una rivisitazione scenica, che parte dai nostri giorni, e immagina un linguaggio teatrale che si fonde con quello dell’animazione e con la musica. In scena presso Manifattura della Porcellana di Capodimonte il 6 e il 7 luglioParto”, testo di Francesco Ferrara e regia di Gabriele Russo prende spunto dal racconto di un reality televisivo, in cui una mamma partorirà il suo primo figlio in diretta. In scena, il 22 e il 23 giugno nel Giardino Paesaggistico Pastorale di Capodimonte. Debutta alla Manifattura della Porcellana a Capodimonte, “L’ombra di Totò”, testo di Emilia Costantini, regia di Stefano Reali. Il 28 e 29 giugno nel Giardino Paesaggistico Pastorale a Capodimonte propone “Peppe Diana-Il coraggio di avere paura”, un lavoro di Gaetano Liguori e Ciro Villano, con i contributi video di Gennaro Silvestro, di Valerio Taglione (responsabile comitato Don Peppe Diana), di Renato Natale (sindaco di Casal di Principe) e di Augusto Di Meo (il testimone che ha reso possibile l’arresto dei responsabili). In “Sposerò Biagio Antonacci”, di e con Milena Mancini, si affronta una tragica realtà attraverso la storia del sogno infranto di una donna comune. Lo spettacolo, va in scena il 20 e il 21 giugno al Cortile della Reggia di Capodimonte. La regia è di Vinicio Marchioni.
A Santa Caterina d’Alessandria è dedicata, il 25 novembre, la Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne, a sua volta ispiratrice dell’artista seicentesca Artemisia Gentileschi, lei stessa vittima di stupro, in due famosi dipinti conservati agli Uffizi di Firenze e alla National Gallery di Londra. Un legame che, partendo da un laboratorio di scrittura collettiva tenuto da Patrizia Monaco e da un’intuizione della regista Consuelo Barilari, rivive in “Artemisia, Caterina, Ipazia … e le altre”, un testo scritto dalla stessa Monaco e da Laura Curino, che ne è anche interprete. Al Casino della Regina di Capodimonte il 6 e il 7 luglioI diritti e le rivendicazioni di una prospettiva femminile dell’arte, il suo percorso nella storia e nella società di oggi, sono gli elementi fondanti di “Una stanza tutta per sé”, una drammaturgia di Gian Maria Cervo, liberamente tratta dall’omonimo saggio di Virginia Woolf, regia di Alessio Pizzech, dal 6 (e il 7) luglio al Cortile della Reggia di Capodimonte. E donne spesso rimaste in ombra, o all’ombra di qualcuno, sono le protagoniste anche di “Un’ultima cosa”, di e con Concita De Gregorio, “cinque invettive, sette donne e un funerale”. Uno spettacolo con la musica live di Erica Mou e la regia di Teresa Ludovico. Un modo per rendere giustizia attraverso la scrittura a Dora Maar, Amelia Rosselli, Carol Rama, Maria Lai e Lisetta Carmi. Al Cortile della Reggia di Capodimonte il 19 giugno. Sempre il 19 giugno, nel Giardino Paesaggistico Pastorale di Capodimonte, Lina Sastri interpreta “Medea per me”, adattamento da Euripide e regia della stessa attrice. Un grande classico filtrato da una personale lettura.
Le metamorfosi” di Ovidio summa di storie di eroi, centauri, satiri, ninfe, dei e umani, che ha avuto enorme influenza su tutta la cultura occidentale, si fa teatro grazie a Roberto Nobile in “Le storie del Mondo”, il 10 e l’11 luglio al Giardino Paesaggistico di Porta Miano a Capodimonte. Un epistolario, non meno mitico, le quaranta lettere ritrovate di Salvador Dalì a Federico Garcia Lorca, ha ispirato “La rosa del mio giardino”, pièce che Mario Gelardi ha ricavato da un testo di Claudio Finelli. Lo spettacolo andrà in scena il 29 e 30 giugno al Casino della Regina a Capodimonte. Il valore centrale dell’amicizia come elemento fondante dell’individuo lo ritroviamo anche in “Alla festa di Romeo e Giulietta”, un lavoro di traduzione e drammaturgia, che Emanuele D’Errico e Benedetto Sicca, che ne è anche regista, hanno ricavato dal grande classico di William Shakespeare. Nello spazio del Cisternone a Capodimonte l’11 luglio. Due figure femminili create da Philip Roth, sono al centro di “Lucy e l’altra”, drammaturgia e regia di Laura Angiulli. Lucy è la protagonista di “Quando lei era buona”, un romanzo del 1967, mentre l’altra è il personaggio di “Inganno”, che Roth scrisse 23 anni dopo. Lo spettacolo sarà a Capodimonte, al Giardino Paesaggistico Pastorale, il 7 e l’8 luglioTeatro e letteratura si fondono anche in “Baciami”, “ispiratissimo” alla figura e alle opere della scrittrice ucraina naturalizzata brasiliana Clarice Lispector. Uno spettacolo con Patricia Zanco, che ne cura anche la regia assieme a Daniela Mattiuzzi. Alla Manifattura della Porcellana a Capodimonte il 13 e il 14 giugnoIl regista Giuseppe Sollazzo è autore di “Una sera ascoltando un vecchio tango mi sono addormentato e ho sognato Pina Bausch”. La pièce immerge in atmosfere partenopee “Kontakthof”, spettacolo cult della grande coreografa tedesca. In scena il 18 e il 19 giugno alle Praterie della Capraia a Capodimonte. Rigoletto: la notte della maledizione”, il monologo di Marco Baliani con i Filarmonici di Busseto, che si può apprezzare il 10 e l’11 luglio al Casino della Regina a Capodimonte vede protagonista un ex trapezista di un piccolo circo, costretto da un incidente a reinventarsi clown. Sulle musiche di Giuseppe Verdi, Nino Rota e il fisarmonicista Cesare Chiacchiaretta. Father and Son”- In volo con Chet Baker di Stefano Valanzuolo è un lavoro teatrale, con la voce recitante di Antonello Cossia, la chitarra di Francesco Scelzo e la tromba di Enrico Valanzuolo, che mescolando verità storica e finzione, indaga affettuosamente sul rapporto di un padre, fragile e geniale, con il proprio figlio. In scena il 3 e il 4 luglio alla Manifattura della Porcellana di Capodimonte. Un reading, un concerto, una performance e uno spettacolo teatrale. Questo e altro ancora è “Ridire” – Parole a fare male di Luca Persico (‘O Zulù dei 99 Posse), che è in scena con il violinista Edo Notarloberti e l’attrice Francesca De Nicolais il 14 giugno al Casino della Regina di Capodimonte. La regia dello spettacolo è di Pino Carbone.
Ho visto Maradona” è il nuovo racconto teatrale di Daniel Pennac in scena l’11 luglio al Giardino Paesaggistico Pastorale di Capodimonte. Il progetto, affidato alla regia di Clara Bauer, cerca di raccontare tutto ciò che ha rappresentato D10S, non solo nel mondo del calcio. In “Intramuros”, testo di Alexis Michalik, drammaturgo francese le mura sono quelle, e forse non solo quelle, di un carcere dove a un giovane regista viene proposto di tenere un seminario di teatro. Il 3 e il 4 luglio alle Praterie della Capraia a Capodimonte con la regia di Virginia Acqua, che ha curato anche la traduzione del lavoro di Michalik. Muratori” di Edoardo Erba, tradotto in napoletano da Antonio Grosso, prendendo spunto dalla storia di due muratori che si introducono illegalmente in una sala teatrale al confine con un supermercato per realizzare un muro abusivo, il testo naviga astutamente tra raffinata comicità e acute riflessioni sulla condizione umana. In scena il 10 e l’11 luglio al Cortile della Reggia di Capodimonte, con la regia di Peppe Miale. In “Risate di gioia”, progetto, elaborazione drammaturgica e interpretazione di Elena Bucci e Marco Sgrosso, lo spettacolo, al quale si affiancheranno durante le prove anche le riprese per un breve documentario, trae ispirazione dalla scena finale dell’omonimo film di Monicelli con Totò e la Magnani. Al Cortile della Reggia di Capodimonte il 24 e il 25 giugnoBlumunn”, di e con Marina Confalone è un ex piano bar in stato di completo abbandono, spazio in cui s’incontrano fortuitamente il giovane Malachia, che sta per trasformare il locale in un market per la vendita di pesce surgelato, e Susy, l’anziana cantante storica del locale, che non vi tornava da anni. Lo spettacolo si può vedere il 18 e il 19 giugno al Casino della Regina di Capodimonte. La regia è di Francesco Zecca.
Il Teatro come “Museo del Popolo Estinto” (ovvero ‘Carnaccia’) è il nuovo progetto scenico di Enzo Moscato. Composto di “vari frammenti testuali, autonomi,” intende farsi carico “della negatività e il debordo, noir, civile, storico, estetico, morale, di cui l’odierna città di N* (e, con essa, quasi tutte quelle dell’universo mondo) si sono lasciate con indolenza investire, negli ultimi tempi, ammalandosi, impestandosi”. E lo fa, ancora una volta, con l’ausilio dell’autorevole voce di Antonin Artaud. In scena il 29 e il 30 giugno alle Praterie della Capraia a Capodimonte. Confini”, nato da un‘idea del regista Davide Sacco e di Agata Tomsic, che ne ha scritto il testo drammaturgico, è uno spettacolo sulle migrazioni del passato, del presente e del futuro, il 3 e il 4 luglio al Cortile della Reggia di Capodimonte. Sesto potere” – Nascita di una democrazia violata dall’odio, dal denaro e dalla vendetta, spettacolo scritto e diretto da Davide Sacco è un testo che esplora il nostro tempo caratterizzato da un sesto potere, sottile, infimo, che scivola tra gli smartphone, nelle notifiche Facebook e nelle stories su Instagram, capace di condizionare le scelte politiche, la libera stampa, le nostre vite. Costruendo sulla menzogna una falsa e ingannevole percezione della realtà. Il 26 giugno alle Praterie della Capraia a Capodimonte.
In “La Resistenza negata”, Fortunato Calvino, attraverso il racconto che un vecchio partigiano fa al suo giovane nipote, toglie dall’ombra della rimozione collettiva il ruolo che ebbero le donne e i femminielli nelle Quattro Giornate del settembre 1943 e più in generale nella lotta di liberazione di Napoli dal nazifascismo. Diretto dallo stesso Calvino, musiche originali di Enzo Gragnaniello, si può vedere il 12 e il 13 giugno alle Praterie della Capraia a Capodimonte. Approda quest’anno al Festival, il 16 e il 17 giugno al Cortile della Reggia di Capodimonte, il mondo del Cafè Chantant con “Diva” di Corrado Ardone, La regia è di Lara SansoneSegnaliamo anche l’omaggio al Maestro Roberto De Simone con la proiezione al teatro Trianon di Napoli della ripresa televisiva Rai di “Trianon Opera.Tra pupi, sceneggiata e Belcanto”, la messa in scena che De Simone ha firmato con Davide Iodice.

BELVEDERE DI SAN LEUCIO

Al Belvedere di San Leucio a Caserta, il 10 luglio andrà in scena “L’uomo che oscurò il Sole” di Francesco Niccolini, spettacolo, che rappresenta una vera e propria dichiarazione d’amore al teatro e a chi gli dedica la vita.

MONTESARCHIO

A Montesarchio, in provincia di Benevento,in piazza Umberto I si potrà assistere il 13 e il 14 giugno a “Heroides. Lettere di eroine del mito dall’antichità al presente”. Un’elaborazione drammaturgica che Elena Bucci ha tratto da “Heroides” di Ovidio nella quale porta in scena, curandone anche la regia, alcune eroine del mito, come Fillide, Enone, Arianna, Canace, Fedra e Medea. Nello stesso luogo, il 16 giugno Gea Martire darà voce e corpo alla protagonista di “Mio figlio sa chi sono”, un monologo scritto da Paolo Coletta e Silvana Totàro. L’azione dello spettacolo, diretto dallo stesso Coletta, si svolge a distanza di un anno dal periodo di lockdown in un appartamento di una famiglia alto-borghese di una metropoli italiana. Una donna in carriera è costretta alla coabitazione forzata con il suo unico figlio, trentenne disoccupato, tossicodipendente e in perenne conflitto con lei.

SALERNO

A Salerno, infine, nel Chiostro del Duomo andranno in scena due spettacoli. Il 1° luglio in scena “Le metamorfosi di Nanni”, di Barbara Napolitano, che è anche regista dello spettacolo. L’antropologia dell’uomo medio, i suoi desideri, la proiezione individuale di una felicità intravista, sono i temi di un atto unico capace di narrare cose terribili in modo leggero, mentre il 3 luglio,si potrà vedere “Non c’è niente da ridere”, un testo di Peppe Barra e di Lamberto Lambertini, lavoro teatrale, capace di coniugare la risata con la commozione e il divertimento con la storia.

OSSERVATORIO

Il bisogno di libertà e di verità, la volontà di accettarsi e di essere accettati, il tentativo di immunizzarsi dal dolore. Sono questi alcuni dei temi dei 14 spettacoli della Sezione Osservatorio, ricorrenti in mondi ed esperienze teatrali solo in apparenza distanti. E’ infatti ambientato a Napoli, dopo l’8 settembre del 1943, “Alluccamm”, lo spettacolo, in scena il 22 giugno, scritto e diretto da Luca Pizzurro, che lega la Storia a quella personale di due fragili presenze. Le musiche originali sono di Enzo GragnanielloA un modello di liberazione femminile anarchico e scandaloso si ispira, invece, “Cabaret Colette”, il progetto di e con Valentina Curatoli e Arianna D’Angiò, nato dall’incontro con il musicista Fabrizio Elvetico e la video artist Loredana Antonelli. Lo spettacolo, che debutta il 24 giugno, ha il patrocinio dell’Institut Français di Napoli. Il coraggio di lottare, recidendo il Filo del Male con la forza del pentimento e del riscatto sociale, è l’elemento fondante di “Calà”, una scrittura scenica di Marco Ciconte e Giusy Mellace, che ne ha curato il progetto e la regia con Franco Eco. Al Festival il 14 giugno. La malattia che diventa anche il pretesto per essere liberi nell’unico modo veramente possibile, è al centro di “Dio non parla svedese”. Uno spettacolo di e con Diego Frisina da scoprire il 6 luglio. Dov’è la vittoria”, il pluripremiato spettacolo del Collettivo BEstand su testo originale di Agnese Ferro, Dario Postiglione e Giuseppe Maria Martino, che ne cura anche la regia,debutta il 12 giugno. L’ascesa di una leader di estrema destra, la deriva populista e la facile ricerca del consenso, sono gli ingredienti di un lavoro non privo di comicità. L’ossessione della verità pervade invece “Gemito, l’arte d’’o pazzo”, un progetto sulla complessa figura del grande scultore napoletano. In scena l’8 luglio con Antimo Casertano, che è anche autore e regista e le musiche originali di Marco D’Acunzo e Marina Lucia. In “Il mio nome è Cassandra”, spettacolo scritto e diretto e interpretato da Federica Bognetti, un’attrice denuncia lo Stato per violento abbandono e recita la sua ultima parte con un drammatico vaticinio: la sparizione della voce dell’arte e di quella finzione che riesce a parlare di verità al cuore dell’uomo. Si può vedere il 16 giugnoUn bisogno di verità che torna con forza il 26 giugno in “Io so e ho le prove”, il “quasi monologo” di Giovanni Meola, anche regista dello spettacolo, liberamente tratto dall’omonimo libro di Vincenzo Imperatore, ex manager bancario che nel 2015, dopo una vita al servizio di un importante istituto di credito e di fedeltà cieca e assoluta ai dettami del dio-denaro, ha denunciato con coraggio le nefandezze del settore in Italia e all’estero. Si gioca invece sul filo dell’improvvisazione “L’inedito. Impro”, il nuovo lavoro di Coffee Brecht che esalta l’unicità e la magia di un non replicabile rito. Il progetto e la regia sono di Yann Van Den Branden. Al Festival il 20 giugno.
Ultimo strip”, il monologo di e con Rossella Pugliese, in cui l’attrice è alle prese con un personaggio devoto alla sua missione lussuriosa, ma con un disperato bisogno di amare e di dare un senso alla sua esistenza, va in scena il 4 luglio. Un bisogno di essere accettati rappresenta il tema dominante di “Sconosciuto. In attesa di rinascita”, di e con Sergio Del Prete, che ne cura anche la regia, musiche dal vivo di Francesco Santagata. Quasi una “lettera a un fratello mai nato”, che ha i toni dell’invettiva, dopo una scoperta che cambia profondamente la visione della propria vita. Debutto al Festival il 30 giugno.
Un tema presente, sia pure con una diversa chiave di lettura, in “Una strana confessione”, il diario di un ermafrodito che si fa teatro il 18 giugno con la regia di Maria Grazia Solano. Tratto da una storia vera, scoperta da Michel Foucault in un racconto pubblicato in una rivista medica nel 1874, lo spettacolo, affronta il tema della violenza con la quale la società cerca di definire l’identità sessuale di un individuo, senza tener conto delle sfumature dell’essere umano. In “Carmine Verricello”, testo e regia di Alberto Mele e Marco Montecatino, attraverso la storia vera di un fruttivendolo della provincia napoletana, si raccontano l’oblio e la solitudine senza latitudine del nostro tempo. Ispirato da “Lars e una ragazza tutta sua” di Craig Gillespie, perla del cinema indipendente americano, e dalle immagini fotografiche di uno studio di Helmut Newton che accosta bellissime modelle a delle bambole perfettamente somiglianti, lo spettacolo prende a pretesto la relazione d’amore del protagonista con una Realdoll di origini ucraine per. In scena, con debutto il 28 giugno, anche lo stesso Marco Montecatino.
Il tempo che passa e che trapassa è infine al centro di “Vite di Ginius”, scritto, diretto e interpretato da Maximilian Mazzotta. Una metafora visionaria, tragicommedia ironica e romantica, dove un’anima, per risolvere il suo ciclo di reincarnazioni, fa un viaggio attraverso le sue vite precedenti con l’unico scopo di rompere le dinamiche e gli impedimenti che l’hanno costretta a dimenticare. Si può vedere il 2 luglio.
Tutti gli spettacoli della sezione Osservatorio andranno in scena nello spazio allestito a Capodimonte nel Giardino Paesaggistico di Porta Miano.

SPORTOPERA

Dal 23 al 30 giugno presso lo spazio della Manifattura Storica della porcellana di Capodimonte, si propone la nuova programmazione della sezione SportOpera, a cura di Claudio Di Palma. Si parte mercoledì 23 giugno con Preludi – Hybris. Giovedì 24 giugno sarà di scena L’invenzione Del Vento di Lorenzo Pavolini, adattamento Antonio Marfella. A seguire venerdì 25 giugno Anna Maria Di Luca di SkySport condurrà una serata con un importante protagonista del mondo dello sport. Sabato 26 giugno sarà la volta di Cazzimma&Arraggia, primo studio sulla passione da un sogno di Fulvio Sacco, Napoleone Zavatto. Claudio Di Palma accompagnato al pianoforte da Danilo Rea sarà protagonista di Maradona Concerto, testi di Roberto De Simone, Ruggero Cappuccio e altri domenica 27 giugno. Lunedì 28 giugno sarà di scena lo spettacolo Prova, scritto da Roberto Azzurro e Paolo Coletta. Mercoledì 30 giugno appuntamento con L’ala Destra Del Dio Di Cuoio di Sara Bilotti e Luciano Melchionna. E per finire, dal 23 al 30 giugno, sempre nell’ambito della sezione SportOpera sarà possibile visitare la mostra di Matteo Ciambelli.

LETTERATURA

Laggiù è il titolo della sezione Letteratura 2021, progetto a cura di Silvio Perrella, che si terrà dal 15 al 21 giugno presso lo spazio della Manifattura Storica della porcellana di Capodimonte alle ore 19.00. Appuntamento di apertura il 15 giugno con “Passeggiando Tra Le Lingue – Salvatore Di Natale, Fuir, là-bas, fuir…Franco Loi”, i versi napoletani di Salvatore Di Natale in controcanto ai versi milanesi di Franco Loi, recentemente scomparso. Lo scrittore, poeta drammaturgo Giuseppe Conte sarà protagonista il 16 giugno di “Non finirò di scrivere sul mare”, una serata dedicata ad uno dei più grandi poeti italiani di oggi. Giovedì 17 giugno sarà la volta di Carmen Gallo – Elisa Biagini – Daniele Mencarelli, tre voci a rappresentare polifonicamente la poesia contemporanea. Spazio alla poesia con “Aspettando Louise Glück” il 18 giugno, insignita di recente del premio Nobel. Appuntamento con Casa Della Poesia di Baronissi e Giancarlo Cavallo con “26 – Tribute to the twenty-six dead women” per sabato 19 giugno: nel 2017 la nave spagnola Cantabria attracca al porto di Salerno con quattrocento migranti salvati nel Mediterraneo, a bordo anche 26 cadaveri di donne, “presumibilmente nigeriane” tra i 14 e i 18 anni, presumibilmente annegate. Quel numero, il 26, diventa il titolo del poemetto di Giancarlo Cavallo. Sandro Penna sarà protagonista della serata di domenica 20 giugno con “Vestita di lui” con Iaia Forte: una grande attrice si veste dei versi di Sandro Penna, un classico del Novecento. A concludere la sezione letteratura lunedì 21 giugno è lo scrittore e poeta Ugo Piscopo, con Renato Carpentieri che darà voce e corpo ai suoi versi. La sezione Letteratura è coordinata da Brigida Corrado.

MUSICA

Si parte il 19 marzo al teatro Mercadante di Napoli, dove il Maestro Riccardo Muti dirigerà l’Orchestra giovanile Luigi Cherubini nella Sinfonia spagnola che Saverio Mercadante compose per “I due Figaro” e nella Sinfonia n.9 in do maggiore D 944 di Franz Schubert, nota anche come La Grande. Il concerto del Campania Teatro Festival, registrato al Mercadante il 19 marzo, seconda tappa di una tournée in streaming organizzata da Ravenna Festival che dopo Napoli toccherà anche Palermo, sarà disponibile dal 26 marzo su live.napoliteatrofestival.it, cultura.regione.campania.it, ansa.it e ravennafestival.live. Il programma di questa Sezione prevede altri appuntamenti, a cominciare da “Avvenne a Napoli”, il 12 giugno al Giardino Paesaggistico Pastorale di Capodimonte, luogo che ospiterà tutti gli eventi musicali napoletani della sessione estiva. Il concerto di Eduardo De Crescenzo, prevede una rilettura della canzone napoletana, fedele ai dettami stilistici originali, che ha lo scopo di raccontare alle nuove generazioni l’incontro di grandi musicisti e grandi poeti tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900. In scena, ad accompagnarlo ci sarà il pianista Julian Oliver MazzarielloGli “Incontri” svolgono spesso una funzione di stimolo per la creatività di un artista. E’ accaduto al batterista Ivo Parlati che dall’incontro con altri due musicisti, Francesco Valente (chitarre) e Matteo Pezzolet (contrabbasso e basso elettrico), ha ideato un viaggio fatto di comuni immaginari sonori, ispirati a loro volta da quelli cinematografici e letterari. La data del concerto è quella del 17 giugnoIl 24 giugno spazio a Passione Live- The next generation, una produzione Arealive srl, ultimo capitolo di un progetto nato da un’idea del famoso regista italo-americano John Turturro. Uno spettacolo che, prendendo spunto da un docu-film nel quale Turturro raccontava la storia della canzone napoletana, favorisce e incentiva, in sinergia con il regista di “Passione”, la mission internazionale dell’incontro tra la ricchissima tradizione classica della nostra melodia e una nuova e creativa generazione di interpreti.
Il 25 giugno, approda al Campania Teatro Festival “Nautis”, un immaginario viaggio musicale che rappresenta il punto d’incontro tra artisti di diversa estrazione e provenienza geografica. Little people” di Bonnie Music è invece un progetto di musica descrittiva, ambient e psichedelica ideato e curato dal batterista Andrea Bonioli. Sul palco, il 4 luglio.
Il 18 giugno a Montesarchio (Bn), in piazza Umberto I, con replica il giorno successivo nell’Anfiteatro di Avella (Av), Capone & BungtBangt tornano in tour con il live “Come suona il caos”Nel Teatro Naturale di Pietrelcina (Bn) il 25 giugno si potrà assistere infine a “Jazz by bus”, il concerto di Karima impegnata in un repertorio che comprende standard jazz, soul, alcuni successi di Burt Bacharach e brani della canzone d’autore italiana.

CINEMA

La sezione Cinema – che si terrà nello spazio antistante il Cisternone del Real Bosco di Capodimonte dal 24 al 30 giugno – abbraccia progetti sfaccettati: Quartieri di vita, Autobus Numero 2857, Lampi Sulla Scena, Il cinema della palingenesi, Ale che balla sui tetti.
La rassegna Quartieri di vita nel 2020 ha assunto una forma diversa rispetto alle edizioni precedenti a causa della chiusura dei teatri, e gli esiti dei laboratori delle singole compagnie coinvolte sono stati ripresi in video arricchiti da scene di backstage e interviste: questi i titoli: Afronauts.0 di Ide Maman, Io Donna ideato da Gina Ferri, Il Natale Della Resistenza – Avvento in tempo di pandemia di Mariano Bauduin e Mimmo Napolitano, Ashraqat a cura di Enzo Mirone, Arti Vibranti da un’idea di Giuliana Tabacchini, Madama Pace un docufilm di Mutamenti / Teatro Civico 14, Is There Anibody IN There? diretto da Peppe Fonzo, La giostra del moro un progetto di Nuovo Teatro Sanità scritto da Mario Gelardi, Antigone Barracano Tragedie nel Rione Sanità il docufilm drammatizzazione e regia di Francesco Scotto, Komorebi a cura della compagnia Putéca Celidònia drammaturgia Emanuele D’Errico, Pietas della Solot Compagnia Stabile di Benevento, Lavori in corso Studio per attore cum figuris – Natale in Casa Cupiello Docufilm un progetto a cura di Interno 5 e Teatri Associati di Napoli, No Words Storie Di Bellezza E Di Imbarazzi ideazione, regia e testi Marco Dell’Acqua, Una Favola Azzurra un lungometraggio con soggetto di Renato Salvetti e Antonella Ippolito.
1 dicembre 1955, Montgomery, Alabama, l’afro-americana Rosa Parks rifiutò di alzarsi dal suo posto sull’autobus numero 2857 per cederlo a una donna bianca. Iniziò quel giorno la caduta della segregazione razziale negli Stati Uniti e ne fa un’analisi crudele ma dal sapore poetico Autobus Numero 2857. Ed è ancor Rosa Parks il fulcro della riflessione di Ale Che Balla Sui Tetti, un progetto a cura di Manovalanza, un docufilm con la regia di Adriana Follieri, drammaturgia Adriana Follieri, Francesco Follieri.
Sette film e due lezioni di storia del teatro dal 13 al 19 giugno compongono la rassegna di cinema a cura di Roberto D’Avascio. Le lezioni di storia ripercorrono le vicende umane ed artistiche di due figure chiave del teatro elisabettiano, William Shakespeare e John Ford. Lampi Sulla Scena – Due lezioni di storia del teatro, La scena elisabettiana da William Shakespeare a John Ford a cura di Roberto D’Avascio per Arci Movie, due serate, il 13 e il 14 giugno 2021 presso il Parco di Capodimonte. Il cinema della palingenesiRigenerazione delle immagini per il mondo che verrà annovera invece sette serate per sette film. La rassegna di quest’anno, dopo un lungo periodo di sofferenza per tutta la nostra società, vuole indagare il tema della rigenerazione e della rinascita attorno a generi cinematografici molto diversi tra loro. Una selezione di film che mettono in scena la palingenesi come resistenza di uomini/libro (Francois Truffaut), Fahrenheit 451; come ricerca incessante della grazia (Terrence Malick), The Tree of Life; come deflagrazione comica (Monthy Pyton), Monthy Pyton -Il senso della vita di Terry Jones; come irrefrenabile passione amorosa dai contorni barocchi (Baz Luhrmann) Romeo+Giulietta di William Shakespeare, come rifondazione antropologica post-zombie (George A. Romero), La notte dei morti viventi; come ripensamento radicale dello spazio/tempo (Robert Zemeckis), Ritorno al futuro; come riscrittura allucinata di un mosaico socio-territoriale (Nazareno Nicoletti) Giù dal vivo.
Antoine Doinel, eteronimo di Truffaut – Un caleidoscopio amoroso è la maratona di film dedicata a Truffaut a cura di Silvio Perrella che si terrà il 22 e 23 giugno. Un personaggio d’invenzione che ha una sua biografia e una sua opera autonome da chi lo ha creato, anche se gli assomiglia molto, soprattutto fisicamente. Truffaut ha affidato a uno stesso attore la responsabilità immaginativa d’interpretare questo personaggio in itinere: Jean-Pierre Léaud: Antonie è un bambino nei Quattrocento colpi (1959), ha una prima delusione amorosa in Antonie e Colette (1962), è finalmente libero dal servizio militare in Baci rubati (1968), è un giovane sposo e padre in Non drammatizziamo… è solo questione di corna (1970), è il primo divorziato consensuale in L’amore fugge (1979).

MOSTRE

La Sala Causa del Museo di Capodimonte, il Chiostro San Domenico Maggiore, Made In Cloister e il Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino di Montesarchio, sono le location che ospiteranno le dieci mostre 2021 del Campania Teatro Festival.
Il Chiostro San Domenico Maggiore ospiterà la mostra Bestiario teatrale. Emma Dante e la Compagnia Sud Costa Occidentale, a cura di Maria Savarese. Oggetti di scena, fotografie, locandine, bozzetti: la mostra, il cui titolo prende spunto dall’omonimo libro edito da Rizzoli. Inaugurazione 12 giugno, ingresso gratuito.
Sei le mostre che si potranno visitare presso il Museo di Capodimonte con inaugurazione il 12 giugno ore 19,00. Ingresso gratuito. Marina Turco proporrà Le Forme Dell’Anima, un progetto che si compone di busti afferenti a due nuclei di produzione, uno dedicato al mondo antico e uno alla drammaturgia teatrale. Mostra a cura di Vincenzo Pastore. (Sala Causa del Museo di Capodimonte). Il Tempo dell’Attesa è la mostra di Lia Pasqualino, una figura di rilievo nel panorama della fotografia italiana contemporanea. La sua ricerca è sentimentalmente legata alla Sicilia e a Palermo. Mostra a cura di Vincenzo Pastore, curatela di Giovanna Calvenzi. (Sala Causa del Museo di Capodimonte). Un percorso sensoriale, dove il suono e l’immagine si mescolano per dar vita a un’esperienza coinvolgente e stimolante. È Synaesthet X, un progetto artistico di Paolo Iammarrone e Vincenzo Fiorillo. La mostra è corredata dalle musiche originali di Ivo Parlati. Mostra a cura di Vincenzo Pastore. (Sala Causa del Museo di Capodimonte). LAB/per un laboratorio irregolare è la mostra che nasce dall’omonimo laboratorio di Antonio Biasiucci ideato nel 2012. LAB è dedicato alla città di Napoli, ai suoi abitanti, al rapporto tra le nuove generazioni e la cultura contemporanea. (Sala Causa del Museo di Capodimonte). Mario Buonoconto – Retrospettive è la mostra dedicata all’artista napoletano scomparso nel 2003. Buonoconto è stato un pittore e scenografo e restauratore italiano. Nel febbraio 1977 – insieme a Cerino e con D’Albenzio, Viviani e Vastare – fonda il gruppo Figurativa 5 e ne cura il manifesto. Curatrice Maria Grazia Ritrovato. (Sala Causa del Museo di Capodimonte). Simona Fredella propone la mostra Malùra: perdizione, rovina, stato di grave dissesto a cura di Chiara Lombardi. Protagonisti sono i corpi di alcuni dei più noti autori/drammaturghi napoletani dal limitare dell’Ottocento fino ai giorni nostri. Autori-attori dello spettacolo senza fine della rovina che va in scena nel ventre di Napoli: enorme corpo di madre in bellissima, struggente malùra eterna. (Museo di Capodimonte Inaugurazione 12 giugno ore 19,00).
Pino Daniele. Mascalzone Latino è la mostra che si terrà invece presso Made in Cloister, a cura di Guido Harari e Alessandro Daniele, e presenta per la prima volta in stampe di grande formato le fotografie più iconiche di Pino Daniele. Immagini apparse sulle copertine di dischi storici e molte immagini inedite. La mostra è integrata dai brani storici e accoglierà l’installazione di alcuni oggetti e strumenti a lui appartenuti. Prologo 25 giugno; apertura al pubblico: dal 18 settembre al 31 dicembre 2021; ingresso 5 euro.
Presso il Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino di Montesarchio sarà possibile visitare la mostra Rosso Immaginario – Il racconto dei vasi di Caudium. Un modo di raccontare in maniera insolita i miti greci dipinti sui vasi databili al V-IV secolo a.C dell’antica Caudium attraverso animazioni, mini mapping e giochi di luce. Il percorso della Mostra si snoda nelle celle del carcere borbonico del Castello.

PROGETTI SPECIALI

La sezione Progetti Speciali presenta percorsi artistici che tracciano una linea di continuità con la vocazione di questa sezione a essere terreno di sperimentazione in cui provare a consolidare le pratiche sceniche. Il sogno reale. I Borbone di Napoli è un progetto di Ruggero Cappuccio per il Campania Teatro Festival, a cura di Marco Perillo, dedicato alle meraviglie dell’epoca borbonica. Sette scrittori italiani (Silvio Perrella, Emanuele Trevi, Wanda Marasco, Elisabetta Rasy, Viola Ardone, Pierluigi Razzano, Marco Perillo) hanno realizzato per il Campania Teatro Festival sette racconti ispirati a personaggi, storie, aneddoti e luoghi relativi all’epoca borbonica e saranno interpretati: Sonia Bergamasco (13 giugno), Alessandro Preziosi (18 giugno), Lina Sastri (20 giugno), Iaia Forte (1° luglio), Euridice Axen (3 luglio), Luca Zingaretti (4 luglio), Alessio Boni (11 luglio) nella Reggia di Capodimonte. Una guida, distribuita gratuitamente, passerà in rassegna i principali siti del periodo borbonico svelandone tutti i segreti.
Il Campania Teatro Festival ospiterà la Kassandrà di Sergio Blanco, regia di Maria Vittoria Bellingeri. Una Kassandrà iper-contemporanea, quella del drammaturgo franco uruguayano che decide di esplorare una donna “in transito”, senza una identità fissa, né indirizzo, né paese. Una clandestina. (Presso il Cisternone del Real Bosco di Capodimonte l’8 e 9 luglio – Prima Nazionale) Les Folies Napolitaines è lo spettacolo della compagnia Burlesque Cabaret Napoli di Floriana D’Ammora e Roberta Della Volpe, in arte Fanny Damour e Roby Roger, nel quale si alternano siparietti in cui ogni performer è protagonista e porta in scena una sua personale visione dell’erotismo. (Capodimonte- Giardino Paesaggistico Pastorale, 1 e 2 luglio – Prima nazionale). Metamorfosi – di forme mutate, è lo spettacolo proposto dal Teatro del Lemming a cura di Alessio Papa; liberamente ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, propone per ogni partecipante un’immersione intima e personale nello spazio del rito, del mito e del ricordo. Musica drammaturgia e regia Massimo Munaro. (Presso il Cisternone del Real Bosco di Capodimonte il 4 e 5 luglio – Prima Nazionale) Tra i progetti speciali rientra anche la realizzazione del volume di Silvia Cocurullo e Teresa Megale P(Arti) di scena. Cartellonistica teatrale napoletana del primo Novecento, un volume con la prefazione di Ruggero Cappuccio. Nei depositi del Museo di San Martino di Napoli esiste una cospicua raccolta inedita di cartelloni dipinti su carta, di fondali, striscioni, manifesti di spettacoli, testimonianza della pratica scenica dei teatrini di pupi, fiorente a Napoli soprattutto nell’Ottocento e scomparsa nel secondo dopoguerra.  La raccolta, costituita da circa 400 pezzi è appartenuta ad un misterioso pupante attivo a Napoli ancora a metà Novecento. Sala d’attesa – Storie è il talk show che porta sul palco del Campania Teatro Festival una grande sala d’attesa: quattro appuntamenti, quattro argomenti di discussione e ospiti sempre diversi pronti a interagire col pubblico in sala. Ettore De Lorenzo, autore e regista dello spettacolo dirigerà l’orchestra di voci che svilupperanno i temi scelti per questo esperimento teatrale che contamina varie arti. Sul palco non mancheranno come ormai di prassi musica e prosa, grazie alla presenza della “Bandaspè” e di un attore guest. (Capodimonte-Casino Della Regina, dal 24 al 27 giugno in prima nazionale).
Oasis è un progetto artistico interdisciplinare e multimediale, uno spettacolo itinerante all’interno del Real Bosco di Capodimonte, creato dal Teatro Potlach, con la regia di Pino Di Buduo, antropologo ed esperto nella drammaturgia artistica degli spazi pubblici. (4 luglio – Prima nazionale) Tra i progetti speciali abbiamo anche Lingue Di Cane Whiting For #Foodistribution a cura di Davide Scognamiglio, Daniele Ciprì, referente scientifico Rosario Sommella. Foodistribution è un progetto di ricerca scientifica e artistica che mette in relazione l’analisi del processo abitativo e la geontrificazione di piccole e grandi comunità con il teatro, la fotografia e il disegno luci. Le “Lingue di cane” sono l’ultimo baluardo di quella civiltà contadina prossima eppure ormai quasi introvabile, come i friarielli amari e saporiti da cui il titolo prende il nome. Presso il Cisternone del Real Bosco di Capodimonte il 2 luglio – Prima Nazionale) Antenate – il tempo del ricordo nella casa delle storie è una performance teatrale nell’Archivio di stato di Napoli, ideata e curata da Marina Rippa e da F.Pl. Femminile Plurale in coproduzione con l’Archivio di Stato di Napoli. L’obiettivo è avvicinare il pubblico a questo grande patrimonio, diario involontario che racconta la storia economica, sociale ed artistica delle regioni meridionali, dal 1500 in avanti. (Archivio di Stato di Napoli dall’1 al 4 luglio – Prima nazionale)
Inoltre presso il Cisternone del Real Bosco di Capodimonte, per tutta la durata del Campania Teatro Festival si terranno ogni sera gli appuntamenti con i concerti del Dopo Festival a cura di Massimiliano Sacchi.

DANZA NAZIONALE

La sezione Danza, si svolgerà nel mese di settembre ed ospiterà in questa edizione: Paradiso – dal paradiso di Dante di Virgilio Sieni, (25 e 26 settembre, Teatro Politeama – Prima Nazionale); Bisbigliata creatura dell’Associazione Sosta Palmizi, (14 settembre, Teatro Trianon); Rifare Bach con la coreografia e regia di Roberto Zappalà, (29 settembre, Teatro Politeama – Prima nazionale); L’odore della pelle della ARB Dance Company con le coreografie di Francesca Gammella,(12 settembre Teatro Trianon – Prima nazionale); Delayer di Valeria Apicella,(5 e 6 settembre Teatro Trianon – Prima nazionale); Idiot-Syncrasy del duo Igor & Moreno,(Teatro Trianon 18 e 19 settembre). Inoltre il progetto MeD Focus Danza a cura di Gabriella Stazio che annovera quattro spettacoli vedrà in scena in prima nazionale al Teatro Trianon dal 7 al 10 settembre: Polvere minutissime particelle incoerenti, Collective Trip 7.0, Querida Gala, Your body is a battleground, Elettra.

INTERNAZIONALI

La sezione Internazionale del Campania Teatro Festival 2021 prenderà il via l’8 settembre (con replica il 9) al teatro Bellini di Napoli con “Fuck me”, ultima creazione di una trilogia con la quale la performer e regista argentina Marina Otero intende costruire un’opera senza fine sulla vita. Musiche originali di Julian Rodriguez Rona.
A seguire, due spettacoli:il 16 e il 17 settembre va in scena al teatro Politeama di Napoli “Transverse orientation”, il nuovo lavoro del coreografo greco Dimitris Papaioannou. Il titolo è un chiaro riferimento alla teoria scientifica che prova a spiegare l’attrazione delle falene per le fonti di luce. Musiche di Antonio Vivaldi. Il regista svizzero Cristoph Marthaler debutta con uno spettacolo che ha per protagonista Graham F. Valentine, attore che lo accompagna nel suo percorso artistico fin dal suo esordio alla regia che risale agli anni Settanta. In “Aucune idée” (Nessuna idea), in scena il 23 e 24 settembre al teatro Bellini di Napoli, i due amici esplorano la lacuna sul piano cognitivo. Come si verifica? Nessuna idea. Con linguaggi e registri teatrali diversi, dal comico al drammatico, si va alla “ricerca della memoria perduta”.
La Fondazione Campania dei Festival parteciperà poi alla produzione di “Told by my mother”, il nuovo spettacolo del danzatore e coreografo libanese Alì Charour che debutterà al Campania Teatro Festival nell’edizione del 2022.

Dadadago

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