Una “cambiale” che Rossini onorerà alla grande: Al Teatro Verdi di Salerno

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È il giovane Rossini a regalarci la farsa in musica “La cambiale di matrimonio” in scena domenica 27 marzo alle 18 al Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno, con la regia di Raffaele di Florio, Tommaso Turchetta sul podio e sul palco Alessandro Luongo (Sir Tobia Mill), Nina Solodovnikova (Fanny), Filippo Adami (Edoardo Milfort), Nicolò Ceriani (Slook), Maurizio Bove (Norton) e Francesca Manzo (Clarina).
La vicenda, tra equivoci, fraintendimenti e amori che trionfano, si dipana sul libretto di Gaetano Rossi che a sua volta si ispira ad una commedia di Camillo Federici, offerto all’emergente Gioachino Rossini per una prima rappresentazione che avviene il 3 novembre del 1810 al  Teatro San Moisè di Venezia.
La datazione rivela un lavoro di molto precedente al periodo napoletano del genio pesarese, ma lo stile e l’argomento sono pienamente riferibili allo stile dominante nella Napoli di fine XVIII secolo.
Un contratto matrimoniale con tanto di cambiale e una donna oggetto di mercanteggiamenti: ce ne sarebbero molti di argomenti per gridare al politicamente scorretto, ma il fascino del teatro e di quello in musica, specialmente, risiede nel potere additare quanto di inaccettabile si verificasse nel passato e, naturalmente, di compiacersi per quello che oggi è stato decisamente bandito nelle usanze e nelle legislazioni. Tra un sorriso e una seria considerazione, vale sempre la pena riflettere come in qualche area del pianeta abitato da uno stesso genere umano, la condizione femminile sia ancora di totale sottomissione, e non ci sono farse e geni della musica capaci di suscitare ilarità.

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