Gennaro Stroppolatini, «Chevalier Romantique»

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«Le cose non nascono spontaneamente, ma si costruiscono con passione, caparbietà e dedizione».

Gennaro Stroppolatini, proprietario di Palazzo San Carlo, ha fatto di questo motto la sua bandiera, dedicandosi, a partire dal 2011, alla ristrutturazione della sua dimora storica di Santa Maria Capua Vetere, oggi diventata una casa – museo grazie ad un raffinato intervento di restauro che ha reso possibile il suo utilizzo in quanto location dedicata ad eventi e spettacoli.
«Quando ho iniziato la ristrutturazione dell’immobile, ho avuto un’ispirazione: mia madre mi aveva avvicinato alla lirica e in quel periodo sentivo molta attrazione e curiosità per le opere- racconta il mecenate – così ho pensato di dedicare il mio palazzo al Teatro San Carlo di Napoli, in quanto non c’erano altre dimore ad esso dedicate. Così è iniziato il mio percorso avventuroso, con tante difficoltà, tante delusioni, ma anche tante gioie e soddisfazioni».
Non ultima, quella di aver ricevuto dal Ministero della Cultura della Repubblica francese il titolo di Chevalier des Arts et des Lettres in una cerimonia che si è svolta a Palazzo Farnese alla presenza dell’Ambasciatore di Francia Christian Masset, che per l’occasione ha ripercorso le sue imprese da mecenate, cominciate con la fondazione dell’associazione culturale Amici di Palazzo San Carlo, con la quale Stroppolatini ha promosso la conoscenza della musica e dell’opera lirica, proseguite con il suo impegno a favore delle attività del Grenoble Institut e del Consolato Generale di Francia  a Napoli e culminate nella serata dedicata all’inaugurazione, lo scorso anno, della Sala Murat, una stanza del suo palazzo dedicata al generale napoleonico e Re di Napoli Gioacchino Murat.

Stroppolatini con Ambasciatore, Principe Murat e consorti


«Precedentemente avevo già dedicato una sala a Carla Fracci, ma essendo Santa Maria una cittadina murattiana, ho voluto intitolare un’ altra stanza del mio palazzo a Gioacchino Murat – ricorda Stroppolatini – Per l’inaugurazione della sala è venuto da Parigi il principe Pierre Murat, suo discendente, insieme ai rappresentanti dell’ambasciata e ad altre personalità: sindaci, direttori di musei, presidenti di associazioni. Tutti hanno salutato il principe, assistito al taglio del nastro preparato per inaugurare la sala ed ascoltato il concerto che si è svolto nel salone di rappresentanza».
Fu quella, infatti, la fortunata occasione per proporre al pubblico in prima assoluta l’ «Inno a Murat» di Rossini, il cui testo fu ritrovato dallo studioso Sergio Ragni e la cui partitura è stata  ricostruita, a partire da un frammento dell’ Assedio di Corinto, dal maestro Dario Ascoli. La serata si concluse con una bellissima esecuzione dei cantanti Valeria Feola, Lucie Monjaniel, Andrea Russo e Andrea Ariano accompagnati al pianoforte dal maestro Piero Borrelli.
Il sodalizio guidato da Gennaro Stroppolatini ha preso vita 8 anni fa e si dedica alla musica alle arti e alla cultura in generale.
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L’ associazione è nata nel 2015. Abbiamo cominciato a renderci operativi sfruttando delle promozioni per andare in gruppo al Teatro San Carlo, riuscendo così a risparmiare sui prezzi dei biglietti. In questo modo siamo riusciti a dare a tante persone la possibilità di assistere a delle opere rappresentate al San Carlo, organizzando anche i trasporti per tutti – racconta con orgoglio il neo Chevalier – Poi abbiamo proseguito con la presentazione di libri e tante altre attività a 360 gradi, in modo da poter accontentare tutti e soddisfare tutti gli interessi».
Nel futuro dell’ associazione tanti progetti, tutti rivolti a valorizzare il nostro patrimonio culturale, ma anche a praticare il principio dell’inclusione sociale. Lo stesso ambasciatore Christian  Masset  è stato nominato presidente  onorario  del  network  sull’ inclusione  Les  Amis Bnp  Paribas  di cui Gennaro Stroppolatini è fondatore  e  presidente .
«Assolutamente. È mia priorità favorire attività inclusive dell’Associazione, progetti che guardino al  sociale, ma contemporaneamente siano di sostegno alla cultura. Quando si va a visitare un museo e si guardano le file interminabili di persone che aspettano di entrare vi si ritrovano persone di destra, di sinistra, disabili, omosessuali, persone di estrazioni diverse, di diverso indirizzo politico. La cultura, come lo sport, è il sentiment più inclusivo che possa esistere – afferma Stroppolatini, visibilmente partecipe e motivato – Con gli amici di Palazzo San Carlo ci ritroveremo ancora per altre iniziative rivolte inclusivamente a tutti e realizzate con il sostegno di tutte le persone che ci circondano».

Angela Caputo

 

 

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