Il Ravello Festival cala un tris

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La rassegna in Costa d’Amalfi propone tre appuntamenti ravvicinati a partire da venerdì 14 luglio alle 10 con il maestro Fabio Luisi alla guida dell’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala, per proseguire sabato 15 luglio ancora  alle 20 con il direttore austriaco, ma colombiano di nascita, Andrés Orozco-Estrada a condurre i Münchner Philharmoniker  e il pianista Lukas Sternath e infine uno dei più quotati complessi storicamente informati, «Il Pomo d’Oro» diretto da Maxim Emelyanychev, domenica 16 sempre alle 20.
Fabio Luisi è un direttore di prima grandezza, Principal Conductor della Dallas Symphony Orchestra, direttore principale della Orchestra Sinfonica Nazionale Danese, direttore emerito dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, direttore principale della NHK Symphony Orchestra di Tokyo e direttore onorario del Teatro Carlo Felice di Genova, sua città natale e già  Direttore Principale del Metropolitan di New York.
Sul Belvedere di Villa Rufolo il maestro genovese proporrà «L’ Oiseau de feu – Suite dal balletto op.20 (versione 1945)» di Stravinskij e la «Sinfonia n.5 in mi minore, op.64»  di  Cajkovskij.
Per la prima volta a Ravello salirà sul podio Andrés Orozco-Estrada, appena nominato Direttore Principale dell’Orchestra Nazionale della RAI; che, qui condurrà i Münchner Philharmoniker nell’Ouverture di «Tannhäuser» di Wagner e poi, con il pianista Lukas Sternath, il «Concerto per pianoforte in la minore, op.16»  di Grieg, «Don Juan» di Richard Strauss e «Ouverture-fantasia in si minore da Romeo e Giulietta»  di Cajkovskij.
Esclusiva per l’Italia, così come il concerto dei Münchner è quello dell’orchestra il «Pomo d’oro»  e del suo direttore principale, Maxim Emelyanychev.
Il programma, interamente mozartiano, si sviluppa lungo la «Sinfonia n.1 in mi bemolle maggiore per orchestra, K 16», la «Sinfonia n.35 in re maggiore “Haffner”, K 385», per concludersi con la «Sinfonia n.36 in do maggiore “Sinfonia di Linz”, K 425».
«Il Pomo d’Oro», che deve la denominazione ad un’opera di Antonio Cesti del 1666, è un complesso anche impegnato in azioni umanitarie con il progetto “El sistema Grecia”, volto a fornire educazione musicale gratuita ai bambini nei campi profughi greci.

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