Il teatro come memoria e impegno civile : “LIBERE : donne contro la mafia” torna a Catania

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Torna a Catania, dove è nato, lo spettacolo Libere : donne contro la mafia. Torna “bello di fama” e di impegno civile – è anche questo il teatro – dopo aver viaggiato per tutta la Sicilia; torna perché è uno spettacolo che funziona, quindi va riproposto: è cosi che nascono i classici. Torna perché la mafia purtroppo non passa mai di moda, e mai bisogna perdere la speranza di seppellirla. Torna in uno dei giorni più dolorosi per la memoria e la collettività, quel 19 luglio 2023 che segnerà i 31 anni dalla Strage di Via D’Amelio nella quale persero la vita Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta, poche settimane dopo l’altra tremenda strage, quella di Capaci.

Il 23 Maggio e poi il 19 Luglio 1992 a Palermo tremò la terra. Fu un inferno. Giovanni Falcone e sua moglie Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Rocco Dicillo e poi dopo 57 giorni Paolo Borsellino, Emanuela Loi, Claudio Traina, Agostino Catalano, Eddi Cosina, Vincenzo Li Muli persero la vita in modo orribile. Per ognuno di loro, una madre, una sorella, una fidanzata,una figlia continua a ricordarli con il duro e impegnativo lavoro di attivismo” – afferma Cinzia Caminiti Nicotra, autrice, attrice e regista dello spettacolo, che proprio di donne narra le storie: madri, sorelle, fidanzate, mogli, amiche, alcune divenute famose e vere icone della lotta alla mafia, come Felicia Impastato, Rosaria Schifani, Piera Aiello, altre meno conosciute come Francesca Serio, Silvana Musanti Basile, Daniela Ficarra. Donne che hanno vissuto da vicino la terribile esperienza della violenza mafiosa ma non si sono arrese, reagendo con la denuncia, con l’impegno, con la testimonianza, e che dal dolore hanno tratto la forza di combattere.

Fondamentale è coltivare la memoria, e tornando alle stragi del 1992: “Quei luoghi sono diventati i luoghi della memoria: in via D’amelio sorge un albero, l’ulivo della pace, voluto dalla madre di Paolo Borsellino: quella spaventosa buca dove scoppiò l’autobomba imbottita di tritolo è oggi diventato luogo d’incontro, di lotta e di memoria. I giusti vanno lì per onorare il ricordo di quel magistrato eroe e dei “suoi ragazzi”.   Ma è soprattuto l’impegno  il motivo ispiratore, quasi un’idea fissa,  che Cinzia Caminiti Nicotra tiene a sottolineare: “Ci siamo per fare memoria, per commemorare ed onorare i morti di quelle indimenticate stragi, ci siamo con uno spettacolo che da anni vuole essere esempio di attivismo e di impegno civile : un piccolo seme, quello del risveglio e della speranza“. Per questo lo spettacolo , che si terrà presso il Castello Ursino alle 21,  sarà seguito da un momento di riflessione “per fare il punto della situazione su Verità e Giustizia”  con la partecipazione dell’’avvocato Enzo Guarnera presidente dell’Associazione Antimafia e Legalità, del dott. Domenico Palermo, del dott. Glauco Lamartina,  della dott.ssa Elisa Maiorca di “Cooperativa Prospettiva”, di Agende Rosse – Paternò.  Organizzato e prodotto dall’Associazione città teatro, inserito nei programmi di “Catania Summer Fest 2023″, LIBERE – donne contro la mafia,  scritto e diretto da Cinzia Caminiti Nicotra  vede la partecipazione , oltre all’autrice e regista, di Sabrina Tellico, Barbara Cracchiolo, Simona Gualtieri, Nicoletta Nicotra (aiuto regia e fonica).

Per informazioni e prenotazioni si può telefonare al 3345683715

 

 

 

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