Con Ottavio Dantone, l’Accademia Bizantina, e Delphine Galou…sono “Magie Barocche”

0

Inaugurazione di grande pregio, si può ben dire, per la tanto attesa Ottava edizione del Festival Internazionale del Val di Noto “Magie Barocche” – fondato dal professore Antonio Marcellino,  musicologo e cultore della musica antica – che apre il suo ricco cartellone concertistico di altissimo livello culturale ospitando anche quest’anno artisti di levatura internazionale.
In programma tredici concerti-eventi da non perdere,  che avvolgeranno di magia, è il caso di dirlo,  il centro storico catanese, tra le meraviglie architettoniche barocche della Chiesa di San Giuliano, il Teatro Machiavelli a la splendida cornice del Palazzo Biscari. Nessun repertorio si addice più della musica antica ad esaltare le architetture di questi luoghi.
Sabato 6 ottobre 2018  è toccato proprio alla  sala di  Palazzo Biscari ospitare  un programma elegante e di particolare interesse, articolato in mottetti, arie sacre e concerti grossi, che ha visto protagonista l’Accademia Bizantina, ensemble specializzato nell’esecuzione della musica antica su strumenti originali, guidata dal suo direttore Ottavio Dantone, clavicembalista raffinato, decano della filologia musicale.
Il programma è articolato tra arie sublimi e diversi entusiasmanti concerti : di Giovanni Lorenzo Gregori il Concerto Grosso in Re Maggiore op. II n.2, di Arcangelo Corelli il Concerto Grosso in Re magg. Op.VI nr. 4 e  di Francesco Geminiani il Concerto Grosso in Mi minore Op. III nr.3 ,e vede Ottavio Dantone impegnato sia come solista al clavicembalo che come  direttore, mettendo in luce la magnifica intesa con l’ensemble , in grado di creare un’atmosfera quasi incantata.
Di pregio i programmi di sala – magnificamente corredati dai testi – che denotano l’ attenzione del Festival verso il particolare, in funzione della migliore comprensione possibile da parte del pubblico, che meglio può apprezzare la suggestiva Lamentazione per il Mercoledì Santo di Alessandro Stradella “Et egressus est a filia Sion” e i Mottetti a voce sola e basso continuo Ego Flos Campi Jubilet di Claudio Monteverdi, affidati alla calda  voce del contralto francese Delphine Galou,  carezzevole come seta e mai coperta dalla furia degli archi, che conclude con scintille la prima parte del concerto.
La voce rotonda e sensuale del contralto nella seconda parte viene impegnata nel Mottetto “In procella sine stella” di Nicola Porpora e in due Arie emozionanti ed irresistibili: l’aria “Prigionier che fa ritorno” da La Betulia liberata di Niccolò Jommelli e l’aria “Agitata infido flatu” da JudithaTriumphans RV 644 di Antonio Vivaldi.
Nell’incantevole equilibrio di colori e dinamiche del fraseggio, per la conclusione l’ Ensemble Accademia Bizantina e Delphine Galou ci regalano due bis, ancora dalla Juditha Triumphans l’aria di Vagao “Armatae face et anguibus” e dal Dramma per musica il Giustino di Vivaldi l’aria “Sento in seno” e… il Festival Magie Barocche tra applausi scroscianti non poteva iniziare la sua ottava edizione in modo più sublime.

Gabriella Spagnuolo

Stampa
Share.

About Author

Comments are closed.