L’Associazione Scarlatti riparte dal centro di Napoli

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Il 22 ottobre riapre il sipario sulla stagione concertistica dell’Associazione Alessandro Scarlatti di Napoli con l’esibizione della violinista Isabelle Faust accompagnata dal Giardino armonico diretto da Giovanni Antonini; saranno eseguiti due dei concerti di Mozart per violino ed orchestra e due sinfonie del suo maestro, Joseph Haydn. Questo concerto, come i successivi, avrà luogo  al Teatro Sannazzaro, dove l’associazione realizzò la prima edizione della Musica d’Insieme nel 1971; fatta eccezione per il concerto inaugurale, e per il concerto della Cappella Neapolitana di Antonio Florio, tutti gli spettacoli in cartellone sono previsti di giovedì e sono anticipati alle 20:30.
Immutata resta invece la vincente e stimolante contrapposizione tra antico e contemporaneo, che ha reso celebre l’offerta musicale promossa negli anni dal direttore artistico Tommaso Rossi; e poiché “la contrapposizione è il principio di ogni muoversi” in questa nuova e straordinaria stagione, ancor più che nelle precedenti, antico e moderno finiranno addirittura per contaminarsi. Il primo incontro tra secoli animerà la serata del 7 dicembre con un omaggio a Claudio Monteverdi, sul finire del 450° anniversario dalla nascita, dal parte del jazzista compositore Michel Godard. Il 21 dicembre invece, a dieci anni dal progetto Kronomakia, tornano sul palco il gruppo medievale Micrologus ed il musicista napoletano Daniele Sepe per una nuova “battaglia del tempo, nella quale musiche remote vengono intinte in un bagno di presente”. Ancora allo scontro incontro tra jazz e antico sarà dedicato il concerto di apertura del nuovo anno (18 gennaio) nel quale il quartetto jazz di Marco Sannini e il sassofonista Javier Girotto rielaboreranno la scuola napoletana del ‘700.
Non mancheranno eventi dedicati alla musica antica “pura” quali il concerto dedicato al ‘600 inglese che vedrà come protagonisti il soprano Roberta Invernizzi ed ai liuti e alla tiorbe Ugo di Giovanni e Craig Marchitelli nella serata del 25 gennaio e la Cappella Neapolitana di Antonio Florio il 12 febbraio con un concerto dedicato alla “Festa Napoletana” che vedrà la presenza di Giuseppe De Vittorio e Valentina Varriale.
Incorniciato tra antico e contemporaneo è l’attesissimo ottocentesco Beethoven di cui la straordinaria orchestra-laboratorio Spira Mirabilis, che suona senza direttore basandosi solo sulla capacità di relazione fra i musicisti, eseguirà la Sesta Sinfonia la sera del 22 febbraio.
Nel mese di novembre invece in cartellone sono previsti due concerti commissionati appositamente dall’Associazione Scarlatti, il primo (9 novembre) vedrà come protagonista un’eccellenza napoletana: l’attore Peppe Barra con il Circolo Artistico Ensemble in un progetto su “L’Histoire de Babar” di Poulenc e sul “Carnevale degli animali” di Saint-Saens: il secondo (23 novembre) è dedicato al repertorio quartettistico russo ed è il primo incontro di un ciclo di lezioni-concerto che si svilupperà negli anni sulle diverse suole nazionali a cura di Stefano Valanzuolo e del Quartetto Savinio.
Sempre a novembre, il 16 per la precisione, tra Francia e Russia, voleremo in Brasile con il progetto “Stradivarius in Rio” un omaggio alla musica tradizionale brasiliana guidato da Viktoria Mullova.
Un paragrafo a parte merita la programmazione della Scarlatti Contemporanea che nello sfondo della Domus Ars, ma sempre alle 20:30, dedica quattro appuntamenti ai nuovi linguaggi musicali. Quest’anno la rassegna ruota attorno a due anniversari: il centenario della Rivoluzione Russa ed il decennale della scomparsa di Karlheinz Stockhausen. A quest’ultimo sono dedicati gli appuntamenti del 14 ottobre con l’Ensemble Dissonanzen, Michelle Marelli (clarinetto e corno di bassetto) ed Agostino di Scipio (regia del suono) e del 15 ottobre a cura di Maria Cristina de Amicis e Giancarlo Turaccio. L’ensemble di contrabbassi Ludus Gravis diretto da Daniele Roccato si esibirà l’8 ottobre in un programma dedicato a Sofia Gubaddulina che, pur formatasi nell’ideologia sovietica, è riuscita a sviluppare uno stile personale ed originale tanto da meritare il bollo di “irresponsabile”.
La breve rassegna si concluderà con la sonorizzazione dal vivo del grande classico del cinema muto “La corazzata Potëmkin” che verrà presentata il 25 ottobre al Cinema Astra.

Emma Amarilli Ascoli

Foto di Emanuele Ferrigno ©

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