Dracula nella rilettura di Rubini al Teatro Verdi di Salerno

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A chiudere la stagione di prosa del Teatro Verdi di Salerno un classico della letteratura gotica, affrontato per lo più in ambito cinematografico, un testo che nato prima della psicanalisi freudiana, incarnava in un aristocratico vampiro il male fuori di noi, il fascino oscuro, la discesa nell’ignoto. Sul palco la creatura di Bram Stoker, Dracula nella riduzione curata da Sergio Rubini (che ha firmato anche la regia) e Carla Cavalluzzi si allontana dall’iconografia stereotipata, diventando un giovane possente che parla l’antica lingua slava del leggendario Vlad III, detto “l’impalatore”, sanguinario Principe di Valacchia che ispirò lo scrittore irlandese. Circa due ore di spettacolo in cui, complici la ricca scenografia mutante (Gregorio Botta), il disegno delle luci efficace (Tommaso Toscano), gli eccezionali effetti sonori di G.U.P. Alcaro, le musiche di Giuseppe Vadalà, la nebbia, gli ululati lupeschi che creano un clima di inquietudine e di tensione misteriosa, i personaggi (e noi con loro) scenderanno in un luogo (l’inconscio?) popolato da ombre, con specchi che non riflettono immagini, ma paure ancestrali. Sulla trama romanzesca datata 1897, in cui il giovane procuratore Jonathan Harker si reca in Transilvania per acquistare un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula, finendo poi prigioniero nel castello del luciferino protagonista, si innesta la rilettura interpretativa scelta da Rubini che rappresenta Dracula come metafora della paura della morte, ma anche come il Male che seduce, che ha origine nell’interiorità sconosciuta della psiche e che attende solo l’occasione per rendersi manifesto. La tensione aleggia durante tutto lo spettacolo che ha un ritmo adatto al clima emotivo del famoso intreccio…
Da vedere assolutamente e per la narrazione e per gli attori. La coppia Luigi Lo Cascio (Jonathan Harker), Sergio Rubini (Van Helsing) collaudata già in altre esperienze, si conferma solida, brillante, ambedue molto convincenti, versatili, drammaticamente calati con naturalezza negli ottocenteschi panni dei protagonisti, ideati da Chiara Aversano. Bravi gli altri: Lorenzo Lavia (Conte Dracula), Margherita Laterza (Mina), la fidanzata di Jonathan che il Conte ha vampirizzato, Roberto Salemi, Geno Diana.
Applauditissimi giovedì 28 marzo 2019. Si replica fino al 31 marzo al teatro Verdi di Salerno.

Dadadago e Mauro Errico

 

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