LE PIU’ GRANDI STAR DELLA STORIA DEL MUSICAL – GENE KELLY E LA SUA VERSALITA’

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Eugene Curran Kelly questo il nome completo dell’attore e ballerino Gene Kelly, terzo di cinque fratelli, il piccolo Gene venne incoraggiato dalla madre a intraprendere gli studi di danza fin da bambino, assieme al fratello minore Fred. Nel 1932 inaugurò la “Gene Kelly Studio of the Dance” una scuola di danza con sede sia a Pittsburgh che a Johnstown dove farà l’insegnate insieme ai fratelli. Agli inizi della sua carriera appare nello spettacolo Leave It to Me di Cole Porter in qualità di ballerino di supporto della cantante Mary Martin, ma nel 1940 debuttò a Broadway con il musical Pan Joey di Richard Rodgers e Lorenza Hart come protagonista, ottenendo subito uno straordinario successo, grazie alle sue doti di simpatia e di irrefrenabile gioia di vivere e ottenendo fama a livello nazionale.
Successivamente lavorò anche come coreografo in diversi spettacoli. Deve il suo successo ad un noto produttore David Selznick il quale lo contattò e ingaggiò colpito dalla sua contagiosa vivacità. David Selznick lo introdusse dapprima in teatro e poi gli diede l’opportunità di intraprendere una serie di tournée dall’esito confortante. Dopo aver calcato centinaia di palcoscenici in legno, Gene Kelly era pronto per calcare quelli di celluloide che gli permisero di fare il gran balzo verso la popolarità planetaria totale.
Nel 1942 è a Hollywood alla Metro Goldwyn Mayer, che in pochi anni darà vita a una serie di film geniali, autentici capolavori del cinema. Kelly debuttò sul grande schermo nel film For Me and My Gal nel 1942 accanto a Judy Garland, e due anni più tardi in Fascino nel 1944 al fianco di Rita Hayworth, il film ebbe molto successo e fu il primo per il quale Kelly lavorò anche alle coreografie.
Nel 1946 ricevette una nomination agli Oscar come miglior attore per il film Due marinai e una ragazza 1945 accanto a Frank Sinatra con cui girerà Facciamo il tifo insieme  nel 1949 e Un giorno a New York nel 1949.
Nella prima metà degli anni ’50 Kelly toccò l’apice della carriera quale protagonista di due indimenticabili classici di Hollywood, Un americano a Parigi nel 1951 e Cantando sotto la pioggia nel 1952.
Dagli anni ’60 si dedicò a vari progetti, fra i quali la regia e alcune produzioni televisive. Le scene più memorabili dei suoi film includono: ballare con un gruppo di bambini francesi cantando I Got Rhythm in Un americano a Parigi, la scena del “Broadway Melody” in Cantando sotto la pioggia, dove cantava e danzava sotto la pioggia (scena filmata in due giorni mentre era ammalato con 39.4 °C di febbre). Gene Kelly è stato il primo artista statunitense a coreografare e mettere in scena un balletto all’opera di Parigi.
Nel 1951 Kelly venne insignito di un oscar onorario, come attore, cantante, regista, ballerino e in particolare per i suoi spettacolari successi nell’arte della coreografia cinematografica.
Nel 1956 vinse un Orso d’ oro al Festival di Berlino per il film Trittico d’amore, mentre nel 1960 gli venne conferita la Lègion d’honneur dal governo francese.
Nel 1994 fu insignito della national Medal of Art dal presidente degli Stati Uniti d’America Bill Clinton. Gli americani consideravano questo genere di spettacolo, giustamente, di loro esclusiva invenzione, considerandolo una grande forma d’arte.
Gene Kelly contribuì con il suo talento ad elevare ulteriormente il livello di queste rappresentazioni. Sul piano fisico-atletico Kelly aveva tutte le doti per sfondare, dotato di un’agilità non comune era bello al punto giusto, proporzionato e in possesso di una tecnica completa. Attraverso un sapiente uso del montaggio e della macchina da ripresa, dei primi piani come delle coreografie, la figura del ballerino Kelly, nonché dell’uomo, venivano esaltati alla massima potenza, producendo effetti travolgenti sullo spettatore dell’epoca. Alcune scene che lo vedono protagonista rimangono pietre miliari della storia del cinema. Il suo numero centrale di Cantando sotto la pioggia è forse la più bella manifestazione di felicità proposta dal cinema.
Grazie alla sua versatilità e maestria ricopre diversi ruoli contemporaneamente, spesso anche tre, regia, coreografia e attore principale, come in Un Americano a Parigi del 1951 e Cantando sotto la pioggia del 1952. 

Gabriella Spagnuolo

 

 

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