Un futuro InChiaveDiBach

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La rassegna estiva del Teatro Massimo Bellini di Catania BELLEZZA BELCANTO BELLINI “, inaugurata il 25 luglio 2020 a Taormina , rappresenta – insieme alla rassegna parallela BELLINI RENAISSANCE – la sfida della ripresa dopo il lockdown dell’Ente Lirico etneo : in tutto 25 concerti articolati tra Catania e provincia e Taormina , protagonisti, oltre che solisti di fama , le masse artistiche del Teatro. Secondo gli spazi e nel pieno rispetto delle norme anti covid, ecco Orchestra e Coro, insieme al gran completo oppure separati, o ancora in formazioni ridotte o in piccoli gruppi strumentali e vocali.
Il concerto di venerdì 11 settembre 2020, nel cortile del Castello Ursino, gioiello medioevale federiciano nel cuore del centro storico di Catania, aggiunge alla triade Bellezza Belcanto Bellini una quarta “B” : Bach. E’ di scena l’Ensemble InChiaveDiBach, di formazione recente e protagonista di alcuni video “a distanza “ nel periodo del lockdown (di seguito i link).
Costituito da Artisti del Coro e Professori d’orchestra del Teatro , schiera un quartetto d’archi, ( Salvo Domina e Giovanni Cavallaro, violini, Vincenzo Sequenzia, viola , Gerardo Maida, violoncello) un oboe d’amore (Duilio Belfiore ) , cembalo e organo (Gaetano Costa) ad accompagnare le voci di un soprano (Claudia Caristi) , due alti, (Francesca Aparo, Antonella Guida) un tenore (Salvo Fresta).
«L’ensemble è nato dalla passione comune dei componenti per il sommo Johan Sebastian – afferma Duilio Belfiore – senza trascurare i suoi contemporanei o predecessori , tra cui quel Johann Chrisoph Graupner , nato nel 1683 , due anni prima di Bach, figura ingiustamente dimenticata di organista , cembalista e compositore con una produzione sterminata , il primo ad utilizzare l’oboe d’amore.»
Di Graupner l’ensemble eseguirà l’Ouverture in mi maggiore per archi , oboe d’amore e continuo , in prima esecuzione moderna .
Tra i contemporanei di Bach non può mancare G. F. Händel , mentre tra i predecessori il programma presenta una chicca affidata alla voce del tenore: “Psallite superi”, un mottetto di Sebastien de Brossard , autore francese di musica sacra che agisce una cinquantina d’anni prima di Bach.
«Di Bach abbiamo scelto tra i brani più famosi , alcuni brani dal Magnificat , un brano dalla Cantata 140, e come rinunciare alla grandezza dell’aria “Erbarme dich” dall’immensa Passione secondo Matteo? – interloquisce Francesca Aparo , che aggiungeProbabilmente una novità per Catania sarà la presenza in programma di alcuni brani dal Salmo 51 “Tilge, Höchster, meine Sünden BWV 1083, parodia dallo Stabat Mater di G.B.Pergolesi»
«Molto stimolante la collaborazione tra coro e orchestra – sono parole di Gerardo Maida –  un’esperienza abituale nel grande repertorio ma poco frequente in piccoli gruppi ,  che ha arricchito ciascuno di noi e che spero si ripeta in futuro»

 

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