Opus Avantra: nel luogo magico tra tradizione e avanguardia

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Atteso per il nuovo anno  Loucos – Nel Luogo Magico, l’album che segna il ritorno degli Opus Avantra.
Il gruppo  fondato nel 1973 torna sulle scene dopo alcuni anni di silenzio con un box che riunisce ben 5 lavori rappresentativi del lungo percorso artistico della band, iniziato negli anni ’70.
Oltre a Loucos, Introspezione (1974), Lord Cromwell (1975), Strata (1977- 1989) e Lyrics (1995).
La formazione storica fondata da Renato, Marengo, Giorgio Bisotto, Donella Del Monaco e Alfredo Tisocco con l’intento di creare una sorta di ponte tra la musica della tradizione classica e la visione progressive del rock, non disdegnando, però, la musica pop e le avanguardie più ardite, da sempre ha avuto una nota caratteristica nella voce di Donella Del Monaco, vero trait d’union tra pensiero creativo e attuazione musicale essendo autrice insieme con Tisocco.
Sempre presente anche il pianoforte di Alfredo Tisocco, a rappresentare forse il legame più evidente tra la musica classica e quella moderna.
Ma l’album si avvale della presenza di due ulteriori importanti collaboratori: il percussionista Tony Esposito e il rapper Claver Gold, ottimo partner poetico della Del Monaco.
E, ancora, Alan Bedin con il suo tarang indiano e Mauro Martello al flauto; la fisarmonica di Mirko Satto, il violoncello di Laura Balbinot e il violino di Damiano Bacchin apportano ulteriori contributi incorporando i loro suoni all’interno delle strutture portanti dei brani. Infine la ritmica: Pietro Bertelli e Valerio Galla alle percussioni, Giorgio Cedolin alla batteria, Andrea De Nardi, basso e synt.
Da non dimenticare la voce di Giorgio Bisotto che, benché scomparso nel 2011, compare in sola voce nel brano Aisha intoccabile per narrare la storia di una donna algerina barbaramente uccisa dalla sua famiglia per aver rifiutato un matrimonio combinato, tema assolutamente attuale nelle cronache innestato su un tappeto di sonorità elettroniche affatto moderne.
Oggi come ieri l’obiettivo del gruppo è quello di creare sinapsi tra vocalità rimandante al teatro musicale, suoni dell’elettronica, temi e residui della musica tradizionale e sonorità futuristiche in un connubio di intenti che forma e direziona la creazione musicale.
L’album esce contemporaneamente in Italia  e in Giappone e sarà inoltre presente sulle principali piattaforme musicali internazionali.

Angela Caputo

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