Per Salvatore Accardo e Bruno Canino è sempre “Primavera”

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Due virtuosi campani di fama planetaria a concludere la XV edizione di Sorrento Classica: Salvatore Accardo e Bruno Canino.
Violino e pianoforte alle 21 si sabato 24 settembre  al Teatro Tasso di Sorrento, che formano uno storico duo impegnato nella rassegna  diretta da Paolo Scibilia, in due capolavori della letteratura per gli strumenti:  la “Sonata per violino e pianoforte, n.5 in Fa magg. Op.24 “La Primavera””  di  Beethoven e la “Sonata per violino e pianoforte in La magg.” di Franck.
La “Sonata n. 5 in fa maggiore, op. 24 “La Primavera””, è stata composta da Beethoven nel 1801 nei tempi: Allegro, Adagio molto espressivo, Scherzo. Allegro molto, Rondò. Allegro ma non troppo, ma l’ appellativo ”La Primavera” è dovuto al felice intuito dell’editore Mollo, che nella pagina percepì  le atmosfere serene di un’incipiente stagione appena screziate da reminiscenze di un freddo inverno lasciato alle spalle.
La “Sonata in la maggiore” fu composta nel 1886 da Franck e  dedicata al violinista Eugène Ysaÿe, quale regalo   nozze.
Tra storia e leggenda, si vuole che il violinista abbia messo in salvo il manoscritto di Franck nel corso di un naufragio e che al Museo d’Arte Moderna di Bruxelles Ysaye e la Bordes-Pène abbiano eseguito gran parte della Sonata a memoria a causa dell’oscurità sopraggiunta e al divieto assoluto di ricorrere a qualsivoglia illuminazione artificiale nelle sale del Museo.
È tale l’intesa tra i maestri Accardo e Bruno e tanta la familiarità con il brano, che ben potrebbero evocare l’esperienza di un’esecuzione al buio. Ma non ve ne sarà certo bisogno.
Grande musica, grandi artisti e preziosi strumenti: Il pianoforte Steinway&Sons B201, della collezione S.C.S. Società Concerti Sorrento accompagnerà  il violino Guarneri del Gesù “Hart” del 1730.

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