La Frankfurt Radio Symphony chiude la Sinfonica del Ravello Festival 2023

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Dopo il successo di «Das Rheingold», concerto diretto magistralmente da Kent Nagano, la rassegna del Ravello Festival ha ospitato, il 25 agosto, la Frankfurt Radio Symphony.
Si tratta di un’orchestra quasi centenaria e di grande spessore artistico che ha visto sul podio il maestro Alain Altinoglu.
La compagine musicale tedesca, fondata nel 1929, è nota per la sua forte vocazione verso il repertorio di Bruckner e Mahler; di quest’ultimo ha addirittura eseguito la registrazione digitale integrale.
Lo stesso Altinoglu, anche direttore artistico del Festival di Colmar, esprime la specifica attitudine al repertorio mahleriano e conferma il suo straordinario talento nel condurre una formazione così prestigiosa.
La forte impronta wagneriana del festival ravellese ha trovato ancora una volta la sua ragion d’essere nell’esecuzione del preludio del “Die Mastersinger” in un nutrito programma che ha incluso l’Ouverture del The «Sea Hawk» di Erich Wolfgang Korngold, «Till Eulenspiegels lustige Streiche (I tiri burloni di Till Eulenspiegel), op.28» di Richard Strauss, e «Sheherazade, Suite sinfonica, op.35» da le “Mille e una notte” di Nikolay Rimsky-Korsakov.Basato sul racconto de “Le mille e una notte”, la “Sherazade” fu composta da Nicolaj Rimskij- Korsakov nel 1888. Il compositore scrisse una breve introduzione programmatica alla sua suite.
“Il Sultano Shāhrīyār, convinto che tutte le donne fossero false ed infedeli, giurò di mettere a morte tutte le sue mogli dopo la prima notte di nozze. Ma sua moglie Shahrazād si salvò, riuscendo ad intrattenere il suo signore con dei racconti affascinanti, raccontati in serie, per mille e una notte, cosicché il Sultano, preso dalla curiosità, procrastinava continuamente l’esecuzione della moglie, ed infine abbandonò del tutto il suo proposito. Di molte cose fantastiche gli raccontò Shahrazād, portando le parole di poeti e di canti, volando di fiaba in fiaba, e di racconto in racconto.»
Il concerto, che ha registrato un meritato “tutto esaurito”, ha riscosso il consenso di un pubblico affascinato da un programma particolarmente attraente. Brillante finale con l’esecuzione del “Clair de lune”, terzo pezzo della Suite bergamasque e prima importante opera pianistica di  Claude Debussy, composta nel 1890 e pubblicata nel 1895.
Siamo, dunque, alle battute finali di un festival che si è imposto all’attenzione di un pubblico internazionale all’insegna di una proposta artistica di alta qualità.
La riprova di tutto ciò viene dalla presenza costante di artisti di spessore che, in un luogo di delizie come il giardino di Villa Rufolo, esaltano le proprie capacità e il proprio talento.
La preziosa direzione artistica di Alessio Vlad ha impresso, indubbiamente, un cambio di rotta anche attraverso la collaborazione di orchestre straniere (ma come si fa a usare questo termine riguardo alla musica che parla un linguaggio universale?) che ha condotto alla esecuzione integrale del “Rheingold”.
Il gran finale (già sold out) di questa settantunesima edizione, diretta da Alessio Vlad, è previsto per il 30 agosto con l’atteso omaggio a Frank Sinatra del tenore Vittorio Grigolo.

Francesco Milone

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