«Memoria Presente»: Cinematografia di adolescenti e monito per adulti

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«Sebbene la realtà sia spesso finzione, la finzione è talvolta realtà … ma grazie alle emozioni provate,  quella realtà potete cambiarla».
Sono le parole, dal nemmeno troppo vago sapore pirandelliano, con cui si conclude il film «Memoria Presente», scritto, sceneggiato e interpretato dagli alunni dell’  IIS Pacinotti di Scafati(SA) capofila e di IIS «Margherita Hack» di Baronissi e IIS «E.Ferrari» di Battipaglia, in un progetto approvato e finanziato da Ministero Istruzione e Merito e Ministero della Cultura.
Con la regia di Giuseppe Pantuliano,  accurata e rispettosa della spontaneità dei giovani autori e interpreti, la realizzazione rientra nell’ambito del Progetto “Luoghi da ritrovare: dalla memoria al presente”, promosso dall’ IIS «A.Pacinotti» di Scafati in riferimento al Bando 2022 2022 «Il Linguaggio Cinematografico e Audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione» – Azione C «Visioni Fuori Luogo».
Il “Presente”, l’epoca in cui “l’azione si finge”, diremmo con espressione cara al mondo del teatro e del melodramma, è quello dei mesi seguiti alle chiusure per la pandemia Covid, restrizioni di movimento e di relazioni in persona, che hanno segnato fortemente lo sviluppo emotivo e psichico degli adolescenti e che gli adulti dovranno avere molta cura di fare recuperare e persino tesaurizzare nelle personalità dei prossimi giovani cittadini.
Ecco, nei vari episodi che si intrecciano e si ricompongono nello svolgersi del film, è proprio la generazione dei quaranta-cinquantenni che, laddove non assente per colpevole latitanza, appare marginale nella presenza e nell’interazione, quanto negativa quanto a influenze sugli adolescenti.
In tutti gli episodi aleggia un’agorafobia di relazioni reali, sostituite da quella virtualità che ha inglobato anche il rapporto con gli insegnanti, in conseguenza della didattica a distanza, precipitandoli, temporaneamente, nello strapiombo di una immaterialità che finisce con lo scolpire quanto di negativo le realtà familiari e sociali avevano proposto e con ogni probabilità continueranno a proporre ad una generazione indebolita da presenze di patogeni non più che da assenza di esempi genitoriali e culturali.

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