Tommaso Bianco: 80 anni all’insegna di Viviani

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«Questo spettacolo è il consuntivo di una vita umana e artistica»
È Tommaso Bianco a parlare dell’evento unico di cui è stato protagonista, domenica scorsa, al teatro Trianon Viviani in uno spettacolo dal titolo “Saraggio sempe n’ommo ca so’ nato”.
E lo ha fatto in un’ora e mezza di performance che lo ha visto padroneggiare la scena con l’energia di un ventenne. Lui di anni ne ha appena 80 ma, come recitava il titolo di una commedia di Peppino de Filippo, non li dimostra e continua a riempire la scena da vero mattatore entusiasmando un pubblico letteralmente rapito dalla sua capacità attoriale.
Tommaso Bianco irrompe in scena attraversando la platea con il costume dell’acquafrescaio mentre declama i versi di Raffaele Viviani cui dedica l’intero spettacolo.È lui stesso a scriverlo nelle note di scena, definendo la pièce una passeggiata in “versi, prosa e musiche di Raffaele Viviani per i miei 80 anni”.
E li interpreta tutti i personaggi del maestro, accompagnato dall’orchestra diretta da Ciro Cascino, in un crescendo che lo vede interpretare l’atmosfera del vico di “Mast’Errico” passando per il dramma, attualissimo, di “Fravecature” sino alla “Guerra e pace” che richiama la tragica realtà della guerra.
Il suo gesto attoriale scaturisce da un’esperienza teatrale iniziata con Eduardo e proseguita in mille altre performance cinematografiche e televisive. Qui siamo in presenza di un teatro fatto di fisicità e fatica. Di quell’impegno duro di cui è capace solo chi è abituato a calcare le scene a piedi nudi offrendo tutto il proprio talento. Senza risparmiarsi, senza lesinare energie.
La voce intonata e stentorea con la quale affronta i brani di Viviani, a tratti, insinua il dubbio sull’effettiva età anagrafica di Tommaso.
“Zingari”, “Bammenella”, “A rumba d’è scugnizze”: tutto passa attraverso il filtro di una carriera artistica che rivela uno straordinario talento fatto di una gestualità antica espressione di un modo autentico di fare il teatro.
Alla fine di una prestazione artistica strepitosa cala il sipario e, nel riaprirsi, Tommaso sì mostra nudo al pubblico; una nudità che esprime la corporeità dell’attore che si svela senza infingimenti come una vera “bestia di scena”.
Sulle spalle si fa tatuare la scritta “PACE”: un gesto che vuole disarmare un mondo sanguinante per i troppi conflitti che lo sconvolgono.

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