Le leggere emozioni degli Amanti di Ivan Cotroneo e Massimiliano Gallo

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Un’esilarante commedia all’italiana, ironico e sagace affresco di uno spaccato della società contemporanea, una riflessione sulla relazione uomo donna, in particolare sulle forme di comunicazione dei propri desideri nascosti; meglio della non comunicazione: è Amanti di Ivan Cotroneo
Si sottolinea come il non sapere o il non voler sapere siano utili per poter affrontare la realtà che non è rispondente ai nostri desideri, non i ha la volontà di cambiamento poiché bisognerebbe accettare e nominare le emozioni e i pensieri in modo definito.

Essere amanti è la precarietà, il non dover affrontare scelte e decidere, il non definire un rapporto amoroso tra due persone, lasciarlo galleggiare nel non tempo, chiuso nella stanza di un albergo e non manifestarlo alla comunità.
Essere amanti lascia che sia vera la finzione e il sotterfugio, l’invenzione di tante non realtà per poter mascherare la realtà.
La commedia Amanti è in scena al Teatro Verdi di Salerno dal 22 al 25 febbraio 2024, scritta e diretta da Ivan Cotroneo, produzione Diana Or.I.S., scene di Monica Sironi, costumi di Alberto Moretti, luci Gianfilippo Corticelli.
La narrazione per quadri, preceduta dall’antefatto, è la breve o lunga relazione tra due amanti Giulio e Claudia, che si sono incontrati per caso: condividono la stessa analista.
Giulio, interpretato con leggerezza e ironia da Massimiliano Gallo, è infelicemente sposato con Lucia, interpretata da Eleonora Russo che ha reso il carattere di una donna frustrata e arrabbiata con la vita. Hanno tre figli e per questo motivo cercano di salvare il loro matrimonio andando dalla psicoterapeuta Gilda Cioffi interpretata da Orsetta De Rossi che accompagna con l’ascolto, silenzio e infine il frastuono delle verità svelate i differenti protagonisti.

Anche Claudia interpretata dall’ottima Fabrizia Sacchi, che restituisce una donna che attraverso il tradimento, forse amore vero, potrebbe uscire dal ruolo di donna borghese in cui rientra quando scopre di essere in attesa ha un matrimonio inappagante dove l’arrivo di un figlio viene progettato come possibile elemento di unione con il marito Roberto interpretato da Diego D’Elia, l’uomo che in assoluto non riconosce la realtà che lo circonda e vuole continuare a vivere nel non sapere.
A differenza di Roberto, Giulio diviene un uomo nuovo che riesce a leggere la realtà riconoscendola nella finzione comunicativa costruita dalle donne, riesce al termine a staccarsi dal ruolo borghese maschile che “è meglio non sapere” è un mondo gestito dalle donne dove l’uomo non si assume responsabilità. Giulio alla fine diviene un uomo nuovo e finalmente adulto.

La regia di Ivan Cotroneo si basa su un susseguirsi di quadri, bozzetti o meglio set cinematografici di vita che evidenziano i momenti salienti della relazione dei due amanti e le sedute dalla psicoterapeuta dove tutti i personaggi si incontrano e narrano la parte più intima di sé stessi.
Ivan Cotroneo afferma che «I temi di Amanti mi appartengono da sempre. Nei miei romanzi, nei film, nelle serie televisive che ho scritto e diretto, il confronto tra il maschile e il femminile, la rottura degli stereotipi di genere, la prepotente forza del sesso e quella ancora più devastante dell’amore, hanno sempre avuto grande spazio, nel tentativo continuo di raccontare l’evoluzione della società e del costume attraverso le relazioni amorose. Nella commedia questi temi prendono forma in un racconto moderno ed estremamente divertente, ma anche pieno di tenerezza e verità, come sempre succede nella commedia della vita

La scrittura del testo e la recitazione spesso fanno citazioni ad effetto per richiamare l’applauso del pubblico, una memoria di un dejà vu realizzato da altri attori e modi di dire che sono divenuti tormentoni in merito all’amore e alla relazione di coppia, che hanno travalicato generazioni e sono divenuti ormai tradizione.

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