La mostra
Comicon Napoli 2025 ha reso omaggio a Gianni De Luca, uno dei maestri del fumetto italiano ed internazionale scomparso nel 1991, con la mostra “50 ANNI IN TEMPESTA. Gianni De Luca e la reinvenzione del fumetto”, curata da Paolo Rinaldi.
Il titolo della mostra prende spunto da La Tempesta, prima parte della “trilogia shakespeariana” che De Luca realizza tra il 1975 e il 1976, rivoluzionando il linguaggio del fumetto e segnando un vero e proprio spartiacque nella storia della bande dessinée mondiale.
De Luca, illustratore di enorme talento e inesausto sperimentatore, con straordinaria capacità grafica, ha trasformato la lettura della sequenza disegnata, fondendo le due dimensioni del disegno con un’ideale terza dimensione: la profondità dello sguardo del lettore.
Nella mostra sono state esposte numerose tavole originali di De Luca de La Tempesta ed altre delle due opere successive di ambito shakespeariano: Amleto e Romeo e Giulietta.
Nella mostra sono esposte anche opere di grandi artisti del fumetto mondiale, come Frank Miller, Dave McKean, Frank Quitely, che testimoniano l’influenza dell’opera di De Luca sulla storia del fumetto.

Locandina della mostra
Le opere
Gianni De Luca, nato a Gagliato (CZ) nel 1927 ma da sempre vissuto a Roma, esordisce giovanissimo sul Il Vittorioso, illustrando storie di carattere storico (Il Mago da Vinci) e di fantascienza (Anac il distruttore, L’impero del sole, Gli ultimi della Terra).
Nonostante la giovane età, le tavole di De Luca, seppure disegnate secondo i canoni dell’epoca, mostrano già una visione non convenzionale, che dà ai suoi fumetti una valenza nettamente superiore al prodotto medio dell’epoca.
Dal ’57 inizia la sua lunghissima collaborazione con Il Giornalino, per cui realizza numerose opere, come gli adattamenti a fumetti di alcuni episodi biblici e, appunto, tra il ’75 e il ’76, le opere shakespeariane, sceneggiate da Roudolph (Raoul Traverso).
La difficoltà di rappresentare a fumetti dei testi teatrali come quelli shakespeariani è, sostanzialmente, dovuta alla narrazione basata sulla potenza della parola e sulla gestualità degli interpreti, ideata per una scena teatrale essenziale, che si svolge quasi sempre negli stessi ambienti.
De Luca rappresenta le opere di Shakespeare a fumetti, abbandonando la classica divisione in vignette. La soluzione grafica da lui ideata è, al contempo, semplice e rivoluzionaria: lo scorrere del tempo non è reso attraverso la consueta ripartizione in vignette ma raffigurando i personaggi in una serie di pose che ne suggeriscono il movimento in relazione alla fissità dello sfondo, con un utilizzo anticonvenzionale ma efficace del linguaggio fumettistico.
Sempre Il Giornalino dal ’69 inizia le pubblicazioni delle storie del commissario Spada, personaggio ideato da De Luca con Gianluigi Gonano, che durano fino al 1982.
Le vicende di Spada, ambientate a Milano, sono perfettamente immerse nell’Italia degli anni ’70 e affrontano temi come la criminalità organizzata, le proteste studentesche, il terrorismo, il paranormale ed il satanismo.
Il successo de Il commissario Spada è dovuto alla credibilità ed al realismo delle storie, allo sviluppo psicologico dei personaggi ed al ritmo della narrazione.
Negli ultimi anni della sua carriera De Luca si dedica alla trasposizione a fumetti de Il giornalino di Gian Burrasca, su testi di C. Nizzi; segue poi Avventura sull’Orinoco, scritta da R. Dal Prà, ed alle biografie di Totò e Marilyn Monroe, su testi di M. Di Tillo.
Altra sua opera è stata Paulus, storia fantascientifica scritta da Tommaso Mastrandrea.
Nell’88 realizza La freccia nera, versione a fumetti del celeberrimo romanzo, sceneggiata da Paola Ferrarini.
La sua ultima serie, I giorni dell’Impero, ambientata nella Roma imperiale, resta incompiuta per l’improvvisa morte dell’autore nel ‘91.
Segnali di stile
Lo stile di De Luca e le sue innovazioni linguistiche e formali hanno profondamente innovato il fumetto.
Una delle sue massime aspirazioni artistiche era dare movimento ai personaggi all’interno della scena, non per divincolarsi dalla (naturale) immobilità fumettistica ma per liberare le potenzialità comunicative del suo segno, immergendo il lettore nell’esperienza di un’immagine viva.
La mostra organizzata nell’ambito di Comicon Napoli 2025 ha ridato giusto valore a un autore di enorme importanza, ad un artista complesso, sperimentatore.
La storia artistica di De luca è sempre stata caratterizzata dall’estrema leggibilità dei suoi fumetti, realizzati con una continua ricerca formale, con soluzioni grafiche innovative ed un linguaggio inedito e ancora oggi insuperato, fonte di ispirazione per tanti autori italiani ed internazionali.