La prossima stagione teatrale 2025/2026 del Teatro Nuovo di Napoli cercherà di toccare anima e core dello spettatore, stimolando emozioni e riflessione, questo il concetto espresso dal direttore Alfredo Balsamo a commento della presentazione «Abbiamo costruito un programma che parla al pubblico con sincerità, profondità e leggerezza, capace di generare emozione e pensiero, e di rimettere al centro il teatro come luogo di incontro e trasformazione».
E la proposta è sicuramente ricca e variegata, con un’ampia possibilità di scelta, tra riletture dei grandi classici, secondo uno sguardo contemporaneo ed acute narrazioni del presente con i linguaggi più attuali, il tutto in uno stimolante dialogo tra sperimentazione teatrale e le altre arti.
L’obiettivo dichiarato è di catturare un pubblico intergenerazionale ed avvicinare sempre di più le nuove generazioni al teatro ed alle varie esperienze artistiche e culturali. Undici gli spettacoli in calendario, dal prossimo mese di ottobre ad aprile 2026, con lo spazio in via Montecalvario, nel cuore dei Quartieri Spagnoli di Napoli, a pochi passi da Via Toledo, che diventa un luogo di incontro tra arti, generazioni e visioni, ospitando non solo spettacoli teatrali ma anche altri eventi, quali la terza edizione di Open Dance, un festival interamente dedicato alla danza contemporanea in programma ad aprile 2026, ma anche il ciclo Storie dell’arte curato da Eduardo Cicelyn, un viaggio nell’universo arte contemporanea, che si snoderà tra racconti, immagini e riflessioni.
L’appuntamento con le risate è invece con Stand-up comedy, mentre Nuove Sensibilità è un progetto che crea occasioni per conoscere le compagnie giovani emergenti. Non manca, poi, un omaggio al grande Enzo Moscato con We love Enzo in collaborazione con Casa del Contemporaneo, mentre La rete dell’immaginario favorisce il dialogo con gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, un’occasione di conoscenza del teatro vissuto all’insegna di un’esperienza collettiva, capace altresì di sedimentare passioni e partecipazione tra i giovani.
Venendo poi alla stagione teatrale il primo spettacolo è previsto da giovedì 30 ottobre con il regista tedesco Peter Stein che mette in scena Crisi di nervi. Tre atti unici di Anton Čechov cioè L’orso, I danni del tabacco, La domanda di matrimonio con interpreti Maddalena Crippa, Alessandro Averone, Sergio Basile, Gianluigi Fogacci, Alessandro Sampaoli ed Emilia Scatigno, in alternanza tra loro.
Si tratterà il tema dell’amicizia il 27 novembre con Le prénom – Cena tra amici di Alexandre de La Patellière e Matthieu Depalorte nella versione italiana di Fausto Paravidinocon, per scoprire che in essa non mancano anche rancori e comicità, come i legami profondi tra i quarantenni protagonisti interpretati da Lisa Galantini, Alberto Giusta, Davide Lorino, Elisabetta Mazzullo e Aldo Ottobrino, per la regia Antonio Zavatteri.
A seguire le biografie di Isadora Duncan ed Eleonora Duse che hanno ispirato The Doozies di e con Marta Dalla Via e Silvia Gribaudi, in scena dall’11 dicembre, si tratta di celebri vissuti per e nella danza, per e nel teatro, simboli di rivoluzione artistica e vicende umane, entrambe animate dalla passione ed in anticipo sui tempi. E’ poi la volta di Valerio Aprea il 19 dicembre con Lapocalisse una serie di monologhi scritti da Marco Dambrosio, in arte Makkox in un assolo iperbolico viaggio attorno al concetto di cambiamento, ora che del tutto il mondo sembra sfuggire alle abitudini consolidate, in un divenire esaltante ma anche molto minaccioso.
Abracadabra è invece lo spettacolo creato da Babilonia Teatri e diretto da Enrico Castellani e Valeria Raimondi in scena il 15 gennaio, nel quale la vita e la morte, attraverso un gioco di magia e grandi illusioni, si connettono tra loro, con in scena un vero prestigiatore, Francesco Scimeni, e un’attrice, Emanuela Villagrossi, che lavorano sul palcoscenico insieme ai due registi. Wonder Woman di Antonio Latella e Federico Bellini trae spunto dallo stupro di una ragazza peruviana, avvenuto nel 2015 ad Ancona, i due ragazzi imputati furono assolti in Appello con la motivazione che la vittima era “troppo mascolina” per essere desiderabile e successivamente condannati dalla Cassazione che denunciò l’uso di stereotipi sessisti della precedente sentenza. Lo spettacolo andrà in scena dal 20 gennaio ed avrà come interpreti Maria Chiara Arrighini, Giulia Heathfield Di Renzi, Chiara Ferrara e Beatrice Verzotti. Il successivo appuntamento del 12 febbraio è con la commedia francese contemporanea, molto rappresentata nei teatri di tutto il mondo, parliamo di Art di Yasmine Reza, con Michele Riondino, interprete e regista, una comica crudeltà, divertente e divertita, anche se si scoprirà che nella più salda amicizia possono nascondersi debolezze e meschinità. Le coreografie di Enrico Morelli e Michele Merola prendono vita, rispettivamente, nel dittico Elegia/Vivaldi umane passioni, in scena dal 28 febbraio, il primo è un viaggio onirico per ritrovare il proprio essere ormai smarrito, il secondo è un appassionante gioco a scacchi tra musica e corpi in scena. La classe il 19 marzo è un docupuppets con pupazzi e uomini nel quale Fabiana Iacozzilli e Cranpi adulti, interpretati da pupazzi realizzati da Fiammetta Mandich, rileggono ricordi dell’infanzia, mentre il 26 marzo, liberamente tratto dal romanzo di Alexandre Dumas figlio, ci attende La signora delle camelie, drammaturgia e regia Giovanni Ortoleva, in scena Gabriele Benedetti, Anna Manella, Alberto Marcello, Nika Perrone e Vito Vicino.
Anna Cappelli di Annibale Ruccello chiude la rassegna il 9 aprile, la protagonista è interpretata da Valentina Picello, per la regia di Claudio Tolcachir, in un classico che si interroga sul ruolo della donna nel tempo, tra desiderio d’indipendenza e solitudine della mancanza di mezzi, in un crescendo di emozioni e di disperazione, tra umorismo pungente ed uno straniante tragico epilogo.
La programmazione conferma, anche per questa stagione, una qualità artistica capace di dare voce ai grandi maestri della scena ma anche alle nuove generazioni di autori, registi e interpreti, sarà possibile avere informazioni sugli abbonamenti e decidere la formula migliore di prenotazione presso il botteghino del teatro, aperto dal lunedì al venerdì ore 10,30/13,00 e 17,30/20,00 telefono 081/4976267 ed indirizzo email botteghino@teatronuovonapoli.it
Marisa Paladino