Dalla Sicilia alla Lettonia, talento e fascino si chiamano Elina Garanča

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Ancora una meravigliosa voce al Teatro di San Carlo e un ritorno di una personalità artistica affascinante: il mezzosoprano   Elīna Garanča con, al pianoforte, Malcolm Martineau, sabato 31 maggio alle 20.
Il programma scelto farà ascoltare suoni provenienti dalla Germania dalla Francia, dalla Russia dalla Spagna e da due paesi come Italia e Lettonia, ovvero il nostro che ospita e quello che ha dato i natali alla cantante.
Il Romanticismo tedesco sarà rappresentato da Lieder di Johannes Brahms: «Liebestreu»,  «Geheimnis», «Wir wandelten», «O wusst ich doch», «Alte Liebe», «Die Mainacht»  e «Von ewiger Liebe».
La Francia è presente con tre arie d’opera: «D’amour l’ardente flamme»  da «La damnation de Faust» di Hector Berlioz, «Mon cœur s’ouvre à ta voix»  da «Samson et Dalila» di Camille Saint-Saëns e  «Plus grand, dans son obscurité» da «La Reine de Saba» di  Gounod.
La grande musica russa ci offre
«Da, chas nastal… Prastitye vi”» da «La pulzella d’Orléans» di Cajkovskij e di Rachmaninov le romanze  «Ne ver mne, drug! op. 14 n. 7», «Son, op. 8 n. 5», «O, ne grusti!, op. 14 n. 8», «Vesennije vodi, op. 14 n. 11»..
Il melodramma italiano è rappresentato da «Voi lo sapete, o mamma» da «Cavalleria rusticana» di Mascagni.
La Spagna si presenta con due  proposte dalle zarzuelas di Ruperto Chapí: «Cuando está tan hondo» da «El Barquillero» e «Carceleras» da «Las hijas del Zebedeo»  e con l’iberica suggestione in terra francese di «L’amour est un oiseau rebelle» da «Carmen» di  Bizet.
«Santuzza è un personaggio che amo per la sua fierezza, la sua dignità in una società di comportamenti maschili violenti come la Sicilia dell’800. Mi ha sempre affascinato il parallelo della donna siciliana tradita con una vincente seppur vittima come Carmen – ha raccontato Garanca  – È la sensualità e non la sessualità che mi interessa in Carmen. Sono un’attrice e il mio lavoro è anche trovare la chiave per interpretare il personaggio: la sfida vera è evitare i cliché. Quando sono impegnata in produzioni di Carmen, mio marito, direttore d’orchestra, mi chiede quando tornerò ad essere Elīna e quando la interpretai a Piazza Plebiscito…fu un ritorno speciale».
Donne vittime di pregiudizi e di tradimenti o peggio di violenza, in Sicilia come in Spagna:
«I femminicidi sono un dramma anche in Russia e nelle nazioni ex sovietiche, come nella mia Lettonia, abbiamo la piaga degli uomini che precipitano nella violenza spinti dall’alcol – osserva l’artista, consapevole tuttavia di essere una privilegiata – Io sono bionda…non passo inosservata, ma una donna di successo si rispetta di più, non faccio testo, eppure sono stata educata ad evitare situazioni di pericolo».
Al pianoforte solo sono affidati  «Clair de lune» dalla «Suite bergamasque» di  Debussy e un brano di raro ascolto come  «Berceuse» del lèttone  Jāzeps Vītols.

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