La viola di Simonide Braconi conquista il Teatro Bellini di Napoli

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Prosegue, e si avvia al termine, la stagione sinfonica “Domenica in Concerto” organizzata dall’Associazione Culturale Napolinova in collaborazione con il Teatro Bellini di Napoli, che da anni spicca per la promozione a tutto tondo di arte e cultura.
Domenica 12 marzo 2017, sempre alle ore 11:30, si è svolto il concerto di Simonide Braconi, prima viola del Teatro alla Scala di Milano. 

Nato a Roma, si è diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio di “S.Cecilia” di Roma e successivamente alla Music Hochschule di Freiburg in Germania (con menzione d’ onore), studiando rispettivamente con i maestri S. Esposito e K. Kashkashian.
Si è perfezionato con B. Giuranna (Acc. “W. Stauffer” di Cremona) e J. Bashmet (Acc. Chigiana di Siena, diploma di merito nel 1991 e nel 1992).
È stato premiato a diversi concorsi internazionali (tra cui Colonia e il “Lionel Tertis” competition in Inghilterra).
Prima viola dell’Orchestre des Jeunes de la Mediterranèe, membro dell’orchestra della Comunità europea, ha collaborato in qualità di Prima viola con l’orchestra dell’Accademia di S. Cecilia a Roma e nel 1994, a soli 22 anni, è stato prescelto dal M. Riccardo Muti a ricoprire lo stesso ruolo nell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. È, inoltre, membro dell’orchestra del Festival di Lucerna. In musica da camera ha collaborato con artisti quali S. Accardo, M. Quarta, J. Rachlin, T. Brandis, M. Rizzi, D. Sitzkovesky, U. Ughi, I. Faust, P. Vernikov, D. Nordio, B. Canino, J. Swann, I. Golan, B. Petruchanski, A. Lucchesini, G. Andaloro, P. Restani, R. Filippini, E. Dindo, N. Gutman, F. Petracchi, trio di Parma, Henschel Quartett, E. Pahud, Sonia Ganassi, Jose Carreras e da solista con direttori tra i quali W. Sawallisch e R. Muti.

Insieme con le altre prime parti dell’Orchestra del Teatro ha costituito il Quartetto d’archi della Scala compiendo tournèes negli Stati Uniti, Sud America, Francia, Germania, Danimarca, Lussemburgo, Giappone e nelle maggiori società concertistiche in Italia. Tra le varie orchestre con le quali ha collaborato da solista spiccano l’ Orchestra Stabile di Bergamo ” G. Donizetti”, l’Orchestra “Accademia I Filarmonici”, L’Orchestra Sinfonica Abruzzese, l’ Orchestra Sinfonica Basca, l’Orchestra del Friuli Venezia Giulia, l’Orchestra “G. Cantelli”, la United Europe Chamber Orchestra, la Baden Badener Orchestra,l’Ensemble Petruzzelli, I Filarmonici di Torino, la Sinfonica di Lubiana, i Solisti Aquilani, i Solisti di Pavia, Extremadura Orquesta, l’ Orchestra Haydn di Bolzano,la Sinfonica della Val D’Aosta, Orchestra sinfonica delle Gran Canarie, i Virtuosi italiani, La Filarmonica di Sofia, l’Orchestra Filarmonica della Scala con la quale ha interpretato con successo la Kammermusik N. 5 (Concerto per viola) di P. Hindemith sotto la direzione del M. W. Sawallisch e l’Orchestra Sinfonica Cherubini con la quale ha interpretato la Sinfonia Concertante di Mozart sotto la direzione del M. R. Muti .
È anche solista di viola d’amore e come compositore ha pubblicato diversi lavori per la casa editrice Sonzogno e MAP.
Suona una viola G. Gagliano (1800) della Fondazione Pro Canale Onlus di Milano.
Il Maestro è stato accompagnato dagli Archi dell’Orchestra Napolinova. L’associazione Napolinova è nata nel 1995 con il fine di promuovere e valorizzare la musica classica e i giovani talenti coniugandola alla valorizzazione dei più importanti siti storico artistici della nostra città. Da allora, ha realizzato rassegne concertistiche, corsi e concorsi con i più prestigiosi nomi del concertismo internazionale.

Nel 2014, Alfredo de Pascale, presidente dell’Associazione Napolinova, fonda l’Orchestra Giovanile Na Mariano Patti.

L’Orchestra ha debuttato nel novembre 2014 e, forte della serietà e professionalità delle persone coinvolte e della voglia dei giovani di realizzare qualcosa di valido e duraturo, ha riscosso subito grande successo per la qualità e la professionalità espressa. Nella sua breve vita è riuscita, per le sue qualità, ad esibirsi in importanti rassegne internazionali. Nel 2016, realizza la sua prima stagione concertistica, da febbraio ad aprile, esibendosi in nove concerti in tre comuni della Campania: Caserta, Napoli e Salerno.
Per la stagione 2016 – 2017, in collaborazione con il Teatro Bellini, l’Orchestra sarà protagonista della sua prima stagione concertistica vera e propria costruita sulla qualità dei giovani e sulla collaborazione di tanti solisti di fama internazionale.

Nella brochure che comprende tutti i concerti passati e futuri della rassegna musicale, per la data del 12 marzo, si legge un generico “Concerto per Viola e orchestra” di A. Rolla, come a dare per sottinteso che di concerto, il virtuoso maestro dell’ancor più noto Paganini, ne avesse scritto uno solo; invece tra le sue opere si annoverano ben quindici concerti per viola, per non nominare le sonate ed i numerosissimi duetti e divertimenti.
L’amore per la viola di Alessandro Rolla non fu solo compositivo, egli infatti si esibì come solista a Milano nella chiesa di Sant’Ambrogio, tra il 1772 e il 1774, in un concerto per viola e orchestra di sua composizione, forse lo stesso ascoltato al Bellini, sotto la direzione di Sammartini.
Ricoprì presso l’Orchestra di Parma il ruolo sia di prima viola che di primo violino e direttore; fu anche il primo insegnante di violino e viola al Regio Conservatorio di Musica di Milano a partire dalla sua fondazione nel 1808 e fino al 1835 quando ne divenne direttore.
Proprio come l’illustre predecessore Simonide Braconi, durante questo matinée domenicale, ha ricoperto il ruolo di Solista e Direttore nonché compositore.
La sua “Musica per archi” si suddivide in due sezioni collegate da un solo di viola eseguito da un giovane violista di cui, causa mancanza di programmi di sala, non conosciamo il nome.
Il primo momento musicale è un fugato dodecafonico che però si sviluppa in tutte le tipologia bachiani di canone, mensurale, cancrizzante e così via fino a degenerare in un frenetico e minaccioso susseguirsi di semicrome.

Dopo l’intervallo solista ed orchestra sono tornati sul palco del Bellini per eseguire la Romanza per viola e archi di Max Bruch, brano “senza parole” per la sua struttura compositiva nella quale cantabilità e virtuosismo si alternano rincorrendo quel sublime kantiano cui tutti gli artisti aspirano. La bellezza del brano ha coinvolto la giovane e bravissima spalla dell’orchestra tanto da esagerare comprendo con il suo solo di accompagnamento la melodia tematica della Viola.
A concludere il programma la Holberg Suite, Op. 40, sottotitolata “Suite in stile antico” poiché fu composta da Edvard Grieg nel 1884, in occasione del bicentenario della nascita di Ludvig Holberg, cui è dedicata, ed è basata sui temi delle danze popolari del secolo precedente alla sua composizione.
L’interpretazione di Simonide Braconi alla viola è stata all’altezza della sua fama e della sua carriera: tecnica solida, musicalità e espressione uniti alla capacità di sfruttare tutti i timbri dello strumento.
Meno sicuro quando al posto dell’archetto ha dovuto brandire la bacchetta, anche se i gesti rigidi e troppo ampi nella conduzione del suo brano hanno lasciato il posto ad una più serena direzione della suite norvegese.
L’esecuzione dell’Orchestra di Napolinova è stata quasi degna di un orchestra professionale se non fosse stato per dei brevissimi momenti di leggero sfasamento di insieme e di intonazione, sopratutto nella sezione dei primi violini.
La mattinata si è conclusa con un originale e bis: la Romanza per viola e pianoforte di Hans Sitt nell’arrangiamento dello stesso Braconi per orchestra d’archi.

Emma Amarilli Ascoli
Foto di Emanuele Ferrigno  ©
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