Due giorni per Caruso – Le celebrazioni a Piedimonte Matese

0

Meritato trionfale successo per la due giorni dedicata a Enrico Caruso che si è svolta il 22 e 23 Luglio a Piedimonte Matese, paese natio dei genitori del tenore che ha incantato il pubblico dei teatri d’Europa e d’America agli inizi del ‘900.
Le manifestazioni che hanno celebrato il tenore più conosciuto al mondo arrivano all’indomani dell’apertura del Museo Caruso di Napoli e per questo la direttrice del museo partenopeo Laura Valente non ha mancato di far arrivare il suo saluto in video ai colleghi di Piedimonte, che, dopo i doverosi saluti istituzionali, hanno dato il via alle celebrazioni per il 150esimo anniversario della nascita del tenore con un reading dedicato alla sua vita sentimentale e con la proiezione di un docufilm curato dal prof. Guido Civitillo alla presenza degli eredi della famiglia Caruso, venuti da Viareggio ad onorare il loro antenato.
La prima serata del Festival, affidato alla direzione artistica del maestro Dario Ascoli, è stata chiusa con l’esecuzione dala Ninna Nanna con cui Anna Baldini addormentava il suo piccolo “Errico”; il testo è riportato in alcune biografie carusiane che la rifersicono agli epistolari, eseguita dalla voce del mezzosoprano  Loredana Ferrante accompagnata dal chitarrista Antonio Stella, che, insieme con Guido Civitillo, ha musicato il testo; il canto ha inaugurato la restaurata Piazza Roma, completa di cassa armonica.
Splendida poi la IlluminArti, percorso di luci, musica e spettacolo che ha occupato la seconda parte della serata, con l’allestimento di suggestivi angoli illuminati da luci colorate e animati da esibizioni di gruppi di musica classica, pop, canzoni napoletane e altro. Degni di nota i balli in costume  eseguiti nel Chiostro dell’edificio che ospita il Museo Civico.
La seconda giornata è stata dedicata invece alla proiezione del docufilm «Voice of Gold, Voice of God»,  realizzato da Laura Valente, cui è seguito una conferenza sui crediti di Enrico Caruso nei confronti della Scuola Ciandelliana, facente capo al violoncellista Gaetano Ciandelli, di cui allievo di seconda generazione fu Vincenzo Lombardi, maestro e spartititsta del grande tenore agli inizi della trionfale carriere; a parlarne sono stati l’autrice di «Enrico Caruso e la Scuola ciandelliana», 200 pagine per i tipi di Guida, prof.ssa Enrica Donisi e il grande violoncellista Luca Signorini.
All’interessante evento culturale è seguita poi l’apertura della sezione strumenti Musicali del Museo Civico.
La serata finale del 23 Luglio è stata dedicata al recital di Vincenzo Costanzo, tenore italiano ritenuto, a ragione dalla critica attuale, l’erede della vocalità di Caruso, che si è esibito nella già citata piazza Roma con un programma dedicato interamente alla musica di Enrico Caruso.
Il tenore, appena trentaduenne, ma già vincitore dell’Oscar della Lirica nel 2014, ha già collezionato una serie di ruoli importanti, quale quello di Pinkerton in Madama Butterfly, di Alfredo in LaTraviata, di Rodolfo in Bohéme di Emma Dante ed ha cantato nei più importanti teatri internazionali, passando dal Gran Teatre del Liceu in Barcelona, alla Dutch National Opera in Amsterdam e al San Francisco Opera House.
La sua performance, piuttosto impegnativa anche per un tenore ben rodato, ha regalato al pubblico momenti di grande eccellenza vocale e più di una volta gli applausi sono scivolati dalle mani degli spettatori prima delle note di chiusura, rivelando l’entusiasmo che l’ascolto ha suscitato.
Splendido il suo Core ‘ngrato, cantato con voce sussurrata nella seconda parte, in aperto contrasto con la prima, giocata invece a pieno volume. Generosa, calda e splendidamente intonata, la sua voce anche in Una Furtiva Lagrima di Donizetti, autore non ancora da lui affrontato in teatro, gran finale con ‘O Sole Mio cantato insieme a Loredana Ferrante e Sergio Dragone, cantanti entrambi nativi di Piedimonte, che hanno diviso con Costanzo il palcoscenico regalando eleganti arie da concerto e canzoni napoletane. Ottimo l’accompagnamento di Otello Visconti, docente del Conservatorio di Salerno e collaudato partner di tanti cantanti italiani. Il concerto è stato presentato da Lory Gorgoni.
Il Festival,  alla sua seconda edizione, alla quale hanno presenziato gli eredi diretti del mitico tenore incluso Enrico Caruso Junior,  ha rappresentato un forte momento identitario per la Città di Piedimonte Matese, secondo le operose intenzioni dell’Amministrazione Comunale e in particolare del sindaco Vittorio Civitillo, della vice-sindaca Bernarda De Girolamo, dell’assessora Loredana Cerrone e del presidente del Consiglio Comunale Fabio Civitillo.
Non c’è due senza….

Angela Caputo

Stampa
Share.

About Author

Comments are closed.