Vermeer e la Musica “Giovane donna con brocca d’acqua” 1664-1665

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Vermeer impiegò parecchio tempo per creare alcuni dei suoi dipinti più belli, in quanto era come se nascevano da una serie di affascinanti studi, che hanno per oggetto donne, donne che si trovano in luoghi più o meno illuminati da luce diffusa, o ancora donne assorte in un loro momento intimo o nei loro pensieri.
Vermeer sceglie per i suoi dipinti momenti in cui i suoi soggetti vivono situazioni di vita quotidiana, nelle quali ci riconosciamo anche noi, tanto da poter pensare che potremmo vivere noi stessi quei momenti, come il suonare uno strumento etc…
Vermeer identifica questi momenti, come altamente significativi tanto da poter essere possibili soggetti di un suo dipinto, e la grandezza di Vermeer è che descrive questi momenti senza tempo, con grande dignità e con un così grande significato da superare i confini del tempo.
Questi dipinti sono così profondi e noi spettatori ci relazioniamo a loro in modo così arrendevole, perché ci fanno star bene con noi stessi, in quanto osservando la protagonista così a suo agio con se stessa, ci rispecchiamo in lei.
I suoi dipinti sono come un “mondo di sogni” per gli uomini che appartenevano alla media e alta borghesia, ai quali sarebbe piaciuto incontrare una donna come quella del quadro “Giovane donna con brocca d’acqua”, la vediamo con bei vestiti, fazzoletti in testa e sulle spalle, e soprattutto con una brocca, ed è grazie a quest’oggetto che supponiamo che stesse vivendo un momento dedicato a se stessa, grazie alla brocca che tiene in mano pensiamo che probabilmente era una donna ricca, in quanto a quei tempi le brocche erano in oro o in argento e non di certo in ottone, così come il tappeto persiano e il portagioielli.
L’aspetto importante è che la scena sembra così realistica anche se non è mai accaduta, in quanto tutto resta solo nella testa del genio Vermeer.

Gabriella Spagnuolo 

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