Vermeer e la Musica “Suonatrice di Chitarra” 1672

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Il dipinto la “Suonatrice di Chitarra” segna un cambiamento nello stile delle opere di Vermeer.
La chitarra era uno strumento molto popolare in Spagna e in Francia nel contesto olandese, era considerato uno strumento audace ed esotico in quanto veniva usato per fare musica folk.
La scelta di questo strumento è intenzionale perché si addice alla leggera inquietudine presente nell’opera.
In questo quadro la donna è più vicina a noi e suona uno strumento diverso, la chitarra, dagli strumenti a tastiera, Virginale, Clavicembalo Spinetta tanto usati dal pittore negli altri dipinti, altra differenza che il soggetto non è al centro della scena e guarda al di fuori della cornice, e non verso lo spettatore.
Quindi Vermeer parte dallo stesso tema, cioè la donna che suona uno strumento, ma realizza in ogni quadro qualcosa di diverso.
Vermeer posiziona il soggetto alla sinistra del dipinto lasciando un muro e dei libri ad occupare il resto della scena. Il disequilibrio suggerisce il senso di movimento e l’incombente cambiamento di una semplicità ingannevole.
Con la testa che pende e il sorriso gentile la dama posa il suo sguardo su qualcosa fuori dalla scena,  una magnetica presenza sembra  minacciare di sottrarla alla nostra vista, lasciando intendere che Lei stia suonando non per noi spettatori, bensì per uno sconosciuto, che noi non vediamo.
E’ un nuovo modo di Vermeer di affascinarci sempre di più, in quanto è come se esistesse un’altra scena alla quale vorremmo prender parte, e questo suscita in noi anche un senso di inconscia gelosia, in quanto vorremmo essere noi, quelli a cui la protagonista dedica la sua attenzione.
Dobbiamo dire che nel 1670 Vermeer era in situazioni economiche difficili ed aveva pure una grande famiglia da sfamare, qualche anno dopo le cose peggiorarono ulteriormente soprattutto dopo che le truppe inglesi invasero l’Olanda e l’economia del paese subì un crollo, il mercato dell’arte si spense, e nessuno vendeva più, ma l’artista nonostante tutto riusciva, a pensare al di là di tutte queste problematiche e a creare un dipinto che è tra i più belli della storia dell’arte.
Ne “Allegoria della Pittura” Vermeer ritrae un’altra donna molto bella che suona un trombone, è Clio la musa della Storia, che rappresenta una metafora che evidenzia lo stato dell’arte di quel periodo storico. In questo dipinto Vermeer ci fa vedere il suo studio, che è simile ad un mondo di sogni.
La pittura olandese aveva raggiunto il suo livello più alto, l’uso della verosimiglianza era più importante della rappresentazione di un soggetto mitologico.  

Gabriella Spagnuolo 

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