Il Premio Positano Premia la Danza non conosce ostacoli

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È stato confermato l’appuntamento cult settembrino con la grande danzza a Positano, logo simbolo non casualmente scelto agli albori del Novecento da uno dei massimi esponenti del balletto, Leonide Massine, innamoratosi di un isolotto prospicente la cittadina della Costiera Amalfitana per ergerlo a propria dimora  e residenza artistica che saranno poi di Rudolf Nureiev.
Quest’anno, 48ma edizione, la cerimonia di premiazione, causa le retrizioni anti-covid19, si è svolta in forma “mista” visuale/virtuale e in presenza la 48esima edizione di “Positano Premia la Danza – Lèonide Massine”, sabato 5 settembre sul sagrato della Chiesa di Santa Maria Assunta di Positano e non sulla spiaggia grande, visto che i DPCM emergenziali hanno interdetto le manifestazioni sugli arenili.
Il sindaco di Positano Michele De Lucia ha sottolineato la ferma volontà nella realizzazione di questo evento nonostante il momento attuale e la difficoltà per gli artisti di spostarsi «Questa è un’edizione particolare del Premio Massine: abbiamo sentito il dovere di non interrompere la storia del riconoscimento più antico e prestigioso del mondo della danza e di confermare un appuntamento con l’arte e con le emozioni, da vivere con gioia e sicurezza – ha affermato il sindaco – Il Palmarès dei premiati è di livello altissimo, i loro messaggi ci hanno commosso e incoraggiato. Ringrazio la giuria, i grandi artisti che saranno con noi e tutti coloro che hanno lavorato per rendere possibile questo evento prezioso, un abbraccio virtuale del mondo a Positano, con l’augurio di tornare presto a celebrare le stelle della danza sulla spiaggia grande, come accade da quasi mezzo secolo».
La serata, curata dal direttore artistico del premio, Laura Valente ha celebrato la consacrazione dei premiati dalla giuria formata da
Valeria Crippa («Corriere della Sera»), Brigitte Lefevre (direttore del Festival di Cannes), Nina Loory, dalla stessa  Laura Valente (Prix Benois de la dance del Bolshoj Mosca/Massine Italia), Roger Salas («El Pais»), coordinati da Alfio Agostini (direttore di «Ballet2000»).
Gli artisti premiati, non presenti fisicamente, hanno condiviso un video di ringraziamento e una clip originale, coinvolgendo il pubblico che ha assistito alla serata trasmessa anche in diretta streaming. Certamente il balletto è un’arte la cui massima espressione può essere vissuta solo in presenza, dove il corpo danzante trasmette pienamente la poliedricità del suo linguaggio, nonostante ciò, i messaggi video e i collegamenti sono risultati coinvolgenti, complice la magia del luogo e gli echi delle passate ediizioni e dei numi tutelari della Città della Danza.
Il premio, che unisce non solo simbolicamente Positano con la Russia a ricordo del grande Massine il PRIX BENOIS-MASSINE, è stato assegnato a Sir Anthony Dowell, eccezionale danseur noble che ha collaborato con grandissimi coreografi e interpretato ruoli rendendoli unici e divenendo per lungo tempo Direttore Artistico del Royal Ballet riportandolo a rango di compagnia internazionale.
Il Premio Positano ai danzatori dell’anno sulla scena internazionale ha posto in evidenza Viengsay Valdés, per anni danzatrice principale del Balletto Nazionale di Cuba e collaboratrice della grande Alicia Alonso e dal 2019 è Direttrice Artistica della Compagnia, presente di persona alla serata l’ambasciatore cubano José Carlos Rodríguez Ruiz, che ha ritirato il premio in nome della bravissima danzatrice.
Julie Guibert è stata premiata per il suo ruolo di Direttrice Artistica del Ballet de l’Opéra de Lyon.
Tutti di rilievo i premiati, da Alyona Kovalyova del Teatro Bolshoi di Mosca impostasi per il suo ruolo principale de Il Lago dei Cigni nel 2017 alla promessa del Teatro Bolshoi Artemiy Belyakov; a Oleg Ivenko, noto al grande pubblico per aver interpretato Rudolf Nureyev nel film White Crow per passare a Marcelino Sambé,  principal dancer del Royal Ballet ad Alejandro Virelles, primo ballerino della Staatsoper di Berlino a Roger Cuadrado solista del Balletto Nazionale Ceco, si è fatto notare recentemente in un programma di coreografie di repertorio internazionale ma qui ispirate…all’uso della mascherina per non dire degli italiani Valentine Colasante, l’unica italiana attualmente col titolo di étoile dell’Opéra di Parigi, Giacomo Castellana solista di spicco del Balletto dell’Opera di Roma, Martina Arduino prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano e la coppia di ballerini del Teatro alla Scala Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko.
Un ricordo della grande Alicia Alonso capace di “vedere” la danza ha emozionato la serata, ricordando come il vedere, e in fondo i sensi tutti, vadano oltre la percezione fisica e che l’immaginazione è la più autentica e incoercibile  delle realtà soggettive.

In presenza a raccontar narrando la danza con poesie ad essa ispirata l’attore Giancarlo Giannini, a cui è andato il Premio Vespoli e il sassofonista Marco Zurzolo cui è stato assegnato il Premio Musica per la colonna sonora, nella serata interpretata  dal vivo, del film TV di Rai 1 «In punta di piedi» di Alessandro D’Alatri.
Il Premio speciale Positano per la creazione originale è andato al titolo «Vivianesque» del coreografo Gennaro Cimmino un omaggio a settant’anni dalla scomparsa Raffaele Viviani.
La premiazione è stata impreziosita dalla presenza , sempre arguta e ironica, dello scrittore Maurizio De Giovanni: la parola alla Danza, la danza alla parola ed è subito Positano.

Tonia Barone

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