Pino – Eduardo: le voci napoletane di Mariangela D’Abbraccio

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Due mondi, quello dela prosa e quello della musica, che si intrecciano in un unico, profondo respiro: quello della cultura napoletana.
Eduardo De Filippo e Pino Daniele, giganti del Novecento, sono stati i protagonisti di un omaggio vivo e appassionato, firmato da Mariangela D’Abbraccio, attrice e interprete di rara sensibilità, che da anni porta in scena l’essenza più autentica di Napoli.
Eduardo e Pino non si sono mai davvero incontrati sulle tavole di un palcoscenico, ma le loro anime hanno sempre dialogato. Il primo, maestro assoluto del teatro moderno, capace di scavare nell’umano con uno sguardo ironico e pietoso; il secondo, musicista visionario, che ha rinnovato la canzone napoletana fondendo blues, jazz e tradizione, senza mai tradirne le radici.
Tra loro vi era una stima profonda: Eduardo fu colpito dall’originalità del giovane cantautore, e Pino lo considerava un faro, ispirandosi spesso alle sue tematiche morali, sociali, filosofiche.
A dieci anni dalla scomparsa di Pino Daniele, Mariangela D’Abbraccio da voce a questo legame in uno spettacolo che non è solo omaggio, ma celebrazione viva di un’eredità culturale straordinaria.
Ad accompagnarla, la verve travolgente della band “Musica da Ripostiglio” e la fisarmonica poetica di Gianluca Casadei. Insieme hanno dato vita a un intreccio di suoni e parole, colori ed emozioni, in un viaggio musicale dove teatro e canzone si fondono.
In scaletta, arrangiamenti originali dei brani più amati di Pino: da Je so’ pazzo a Napule è, da ’Na tazzulella ‘e cafè a Quanno chiove, fino a Anna verrà. Ogni canzone diventa occasione per riscoprire, attraverso la voce intensa di Mariangela, la bellezza di un’identità napoletana che resiste, si rinnova e continua a commuovere.
Molto convincenti le interpretazioni musicali dell’attrice partenopea che si fa apprezzare meno nella riproposizione delle poesie di Eduardo per le quali adotta un ritmo affrettato che svilisce a tratti la profondità dei versi.
Intensi e struggenti, invece, i due monologhi tratti da “Filumena Marturano” (‘A Madonna d’è rose) e da “Gli esami non finiscono mai” (Bonaria) dove Mariangela esprime appieno la sua appartenenza innata al teatro del maestro.
Il recital-omaggio convince soprattutto per i raffinati arrangiamenti eseguiti da una band che annovera la presenza di musicisti quali Luca Pirozzi (chitarre e voce), Luca Giacomelli (chitarre elettriche), Raffale Toninelli (contrabbasso), Emanuele Pellegrini (batteria e percussioni) il tutto sotto la sapiente regia di Francesco Tavassi.

Franco Milone

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