Infinite Project, un messaggio di pace sulle note di due chitarre

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Mentre il clima di odio continua pericolosamente a crescere, specie sui social divenuti quasi un sostitutivo delle aule governative, due musicisti ed amici si sono incontrati per dare vita ad una pagina sulla piattaforma delle facce che ponendosi controcorrente sia rivolta alla condivisione di un messaggio di pace. Vincenzo Sasso, in arte Vincent Stone, e Imran Ahmed, entrambi polistrumentisti affascinati dal mondo della musica rock e metal, il 5 maggio 2018 hanno fondato la pagina Facebook “Infinite Project” destinata alla condivisione e alla promozione del loro progetto musicale a quattro mani conclusosi il 4 luglio scorso. “Lo scopo della pagina è quello di condividere la musica per la più importante causa al mondo: La pace fra tutte le nazioni del mondo. (…) È stato stupendo che due musicisti di diversa etnia, si siano messi insieme per fare musica.” con queste parole il napoletano Vincent Stone ha presentato sui social il progetto condiviso con il suo collega pakistano Imran Ahmed. Da questa collaborazione è nato un album disponibile gratuitamente su facebook (https://www.facebook.com/pg/InfiniteProjectofmusic/about/?ref=page_internal) e youtube (https://www.youtube.com/watch?v=P-hjQicfQ1U&t=1462s) comprendente 9 tracce strumentali tra le quali una tributecover del celebre brano “Imagine” di John Lennon. Si potrebbe dire che io sia un sognatore, ma io non sono l’unico” cantava l’ex Beatles, nel corso del tempo numerosi artisti si sono uniti al suo sogno ed hanno tradotto e arrangiato il celebre inno per la pace e per il l’utopia su cui si fonda il comunismo, ideologia sostenuta da Lennon e che unita al suo attivismo gli costò non pochi problemi per la concessione della Green Card da parte del governo americano. I primi ad omaggiare “Image” furono i Queen, che la eseguirono in concerto il 9 dicembre 1980, giorno successivo all’omicidio di suo autore, tra le ultime, vista la data di pubblicazione, troviamo invece la versione strumentale di Stone e Amhed.
I due si sono inseriti tra le fila delle numerose attività che partendo dalla musica cercano di diffondere un messaggio di pace e collaborazione tra culture, impossibile non pensare alla celebre West Eastern Divan Orchestra fondata nel 1999 dal pianista e direttore d’orchestra Daniel Barenboim e dallo scrittore Edwar Said con lo scopo di favorire il dialogo tra israeliani e palestinesi.
Diffondendo gratuitamente il loro album Stone e Amhed hanno lanciato un duplice messaggio: un sostegno al desiderio di Lennon “Spero che un giorno vi unirete a noi ed il mondo sarà come un’unica entità” e la dimostrazione che la pace è gratuita ma non a basso prezzo, bisogna agire senza nascondersi dietro la comoda giustificazione “cosa posso fare io se sono così piccolo e impotente?”, i due chitarristi non si sono fatti scoraggiare ed hanno avviato questo progetto che, come promesso sui social, non si è concluso con questo primo traguardo ma si proclama Infinito. 

Emma Amarilli Ascoli

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