Tre Stelle per Enrico a San Pietro a Majella

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Chi  ha mai detto che Enrico Caruso debba essere celebrato solo da tenori? Nessuno lo ha stabilito, anche se la consuetudine ha voluto fossero i colleghi di registro vocale del mitico Enrico a omaggiare più e più volte nel corso dell’anno in cui  del tenore per eccellenza ricorre il centenario della morte.
Il Conservatorio San Pietro a Majella sceglie di distinguersi e lo fa con una proposta di grande valore,  “Tre stelle per Caruso”, in cui protagoniste sono tre donne: un soprano, Maria Grazia Schiavo, un mezzosoprano, Teresa Iervolino e una direttrice d’orchestra, Stefania Rinaldi.
Il progetto “Caruso 100” del Conservatorio di Napoli, ideato e curato da Paologiovanni Maione e naturalmente sostenuto dal presidente Luigi Carbone e dal direttore Carmine Santaniello, giovedì 16 dicembre alle 18 nella Sala Scarlatti, propone il concerto conclusivo.
Teresa Iervolino e Maria Grazia Schiavo renderanno omaggio a Caruso interpretando quelle canzoni napoletane che, complice il disco, renderanno il tenore ancora più celebre nel mondo, ma ancora rappresenteranno un legame forte con la sua città natale e di questa con il suo più ammirato “emigrante”.
Le due straordinarie cantanti interpreteranno, accanto a pagine memorabili della canzone napoletana e a melodie dedicate da grandi operisti alla città di Napoli,  valga per tutte “La Danza” di Rossini, meglio nota come “La Tarantella”,  anche canzoni meno  note, non per questo meno affascinanti.
Il concerto si basa su lavoro di riscrittura operato dal maestro Gaetano Panariello, espressione alta di una Scuola Napoletana che non solo sopravvive, ma che solo ad osservatori distratti può apparire in declino.
La terza stella, naturalmente,  sarà Stefania Rinaldi che condurrà l’Orchestra del Conservatorio San Pietro a Majella.

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