Kent Nagano a Ravello : la voce più autentica di Wagner

0

Un lavoro di ricerca durato sette anni, due orchestre prestigiose, un cast di cantanti non necessariamente wagneriani, un direttore illuminato che guida una lettura storicamente informata di «Das  Rheingold».
Il momento clou del Ravello Festival celebra l’autore della grande tetralogia con il grandissimo Kent Nagano alla guida della Dresdner Festspielorchester, per l’occasione unita ad un’altra prestigiosa formazione orchestrale, quella del Concerto Köln, per un totale di 90 elementi.
Spettacolare palcoscenico dell’esibizione del 20 agosto alle 20,  la terrazza di Villa Rufolo, da sempre location privilegiata del festival, che quest’anno ha raggiunto la sua settantunesima edizione sotto la direzione di Alessio Vlad.
Esclusiva la lettura storica guidata dal Maestro californiano insieme a Jan Vogler, direttore della Dresdner, che si concentra fondamentalmente sulla resa musicale, lontana dalla vocalità drammatica che da tempo accompagna le rappresentazioni wagneriane, volta piuttosto ad esaltare una vocalità più espressamente romantica, che, come ha chiarito il conductor nel dibattito di presentazione dell’evento, viene proposta al pubblico alleggerita da tutto ciò che una prassi esecutiva consolidata quanto ripetitiva ci ha abituato ad ascoltare. L’accento viene posto soprattutto sulla pronuncia delle parole, sull’uso degli strumenti d’epoca, accordati con un diapason più basso, alla ricerca di un suono che rimanda ad una vocalità molto meno eroica, avendo ben presente anche la contemporanea tradizione italiana di autori come Bellini. L’opera viene proposta in forma da concerto con un cast che annovera anche cantanti che praticano altri repertori, qui impegnati a ricostruire una partitura che non mancherà di destare sorprese e che ha già stimolato molta curiosità, considerato il sold out delle prenotazioni. In pedana Simon Bailey (basso), Wotan; Dominik Köninger (basso), Donner; Mauro Peter (tenore), Loge; Tansel Akzeybek (tenore), Froh, Annika Schlicht (mezzosoprano), Fricka; Nadja Mchantaf (soprano), Freia; Gerhild Romberger (contralto), Erda;  Daniel Schmutzhard (basso), Alberich; Thomas Ebenstein (tenore), Mime; Christian Immler (basso), Fasolt; Tilmann Rönnebeck (basso), Fafner;  Ania Vegry (soprano), Woglinde; Ida Aldrian (soprano), Wellgunde; Eva Vogel (mezzosoprano), Floßhilde.
Nel progetto di studio dienominato Wagner Lesarten rientrano tutte le opere del Ring wagneriano, che saranno realizzate ed incise al proseguire degli studi ancora in corso.
L’auspicio, ora,  è quello di vederle rappresentate anche nelle prossime edizioni del festival e magari riuscire ad arrivare ad una loro realizzazione in forma scenica totale, che renda completa e ancor più godibile  l’attuazione dell’ambizioso progetto.

Angela Caputo

Stampa
Share.

About Author

Comments are closed.