Walter Ricci in quartetto all’International Jazz Salerno 2018

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Walter Ricci, napoletano, classe 1989 è un giovane crooner di straordinario talento affermatissimo nel vocal jazz, con alle spalle una carriera di successi e di premi, iniziata a 14 anni, che lo ha portato al prestigioso “Monk Competition” di Los Angeles, a duettare con Mario Biondi e Michael Bublé, ad esibirsi a festival in Italia ed Europa con formazioni proprie o con artisti di chiara fama come Fabrizio Bosso o Stefano di Battista, il suo primo mentore, ma non solo: nel 2006 vince il prestigioso premio “Massimo Urbani” (che raramente premia le voci) al “New Wave 2016” di Sochi, in Russia, è il primo italiano a vincere questa competizione internazionale. Dotato di un bel timbro vocale (che evoca Michael Bublé con sfumature particolari); una padronanza della grande tradizione dei più noti cantanti americani a cui chiaramente si è ispirato per creare uno stile personale denso di groove, scat e di nuove sonorità, spazia con naturalezza dal jazz al pop. Lo abbiamo ascoltato con molto piacere giovedì 3 maggio alla sala Pasolini, ospite dell’avviatissimo International Jazz Salerno 2018 con un gruppo di musicisti della nuova generazione: Lorenzo Tucci considerato, a pieno titolo uno dei  migliori batteristi in Italia, con cui suona di frequente, l’ottimo Daniele Sorrentino al basso e special guest il dirompente solista di origini newyorkese Michael Rosen al sax tenore, un artista nel pieno della maturità espressiva, ricercatissimo per la sua esperienza pluriennale che ha apportato al trio collaudato, suggestive improvvisazioni melodiche e ritmiche. Walter Ricci non solo ha presentato un repertorio dedicato ad interpretazioni molto personali di standard come I’ve got you under my skin, I Only Have Eyes for You, L.o.v.e, It’s all right with me, e The Door is still Open to My Heart (e altri ancora), omaggiando un mito come McCoy Tyner con un suo blues, bissando con dei classici italiani quali una splendida Ciao Ciao Bambina e Nessuno al mondo, ma si è rivelato anche un intenso pianista e presentando una sua composizione in napoletano stile ballad, compositore originale. Leader naturale di una formazione trascinante in cui ogni musicista ha avuto l’occasione di emergere con i singoli assoli, l’artista ha creato in sala con una carrellata di brani famosi rivisitati con grande calore, una atmosfera intima e raffinata, mantenendo alto il tono della serata live e l’attenzione degli spettatori, conquistati da questa voce invidiabile unita ad una giusta carica di swing, in grado di versatili fraseggi e morbide evoluzioni.
Alla prossima.

Dadadago

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